Il vescovo Stefano Rega, alla guida della diocesi San Marco Argentano-Scalea, ha proposto e ottenuto un incontro con i candidati alla carica di sindaco e consigliere comunale della circoscrizione in vista dell'imminente tornata elettorale. I comuni interessati sono: Acquappesa, Buonvicino, Cervicati, Diamante, Malvito, Mongrassano, Mottafollone, Santa Caterina Albanese, Santa Domenica Talao, San Donato di Ninea, San Marco Argentano, Santa Maria del Cedro, Verbicaro. L'incontro si è tenuto ieri mattina nelle stanze della Colonia San Benedetto di Cetraro. «L'idea - spiega monsignor Rega a LaC News24 - nasce dal desiderio di mettermi in dialogo con tutti, dal desiderio di voler amare, custodire, proteggere e valorizzare questo nostro territorio, questa nostra diocesi. Penso che solo con una sinergia, con un'alleanza, anche con la politica e con tutti coloro che sono impegnati sul territorio, sia possibile valorizzare tutto».

Grande partecipazione

Alla chiamata di monsignor Rega, gli amministratori del territorio, o aspiranti tali, hanno risposto in massa; gli assenti erano pochi e tutti giustificati. Ai soli candidati alla carica di sindaco presenti è stato chiesto di esprimere opinioni, intenzioni e desideri in un breve discorso della durata massima di tre minuti. A loro, il vescovo ha raccomandato di condurre una campagna elettorale dai toni pacati e civili e di impegnarsi per riscattare i loro territorio.

L'accorata lettera

Pochi giorni prima dell'incontro, il vescovo Stefano Rega aveva inviato una lettera ai diretti interessi per comunicare le sue volontà. «Carissimi candidati alle competizioni elettorali di alcuni dei comuni della nostra Diocesi, sento il bisogno di raggiungervi con questa mia lettera per aprire un dialogo con voi - è stato l'incipit della lunga missiva -, perché desidero ascoltarvi, prima di questo delicatissimo momento per voi ma anche per tutta la nostra gente». Poi monsignor Rega aveva scritto: «Possiate distinguervi non per l’arroganza ma per i sentimenti di umiltà richiesti dal servizio. Chi di voi è più grande si faccia piccolo». Tra le tante raccomandazioni e riflessioni, il vescovo aveva affrontato anche il problema della mancata fiducia dei cittadini nella politica e in un passaggio della lettera, afferma: «Mi sento di dire che il primo problema da affrontare è proprio questo: l’astensionismo. Sappiamo tutti che a votare sono meno della metà degli aventi diritto. La campagna elettorale può essere un’incredibile opportunità, la prima che vi si presenterà, per tentare di costruire insieme qualcosa di utile per il bene di tutti. Dovremmo sentirci tutti corresponsabili, tutti interessati a studiare il territorio con competenza per proporre progetti adeguati alla nostra realtà territoriale, ma anche con l’idea di generare entusiasmo e partecipazione alla vita della città, recuperando - aveva poi concluso - anche un sano orgoglio di appartenenza».