Secondo il gruppo di minoranza «prima del suo avvento ospitava 45 anziani e occupava 10 persone, oggi solo 5 e i dipendenti sono disoccupati»
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«Il gruppo consiliare di Rende centro destra per l’ennesima volta non parteciperà al Consiglio comunale per l’evidente violazione dei diritti dei consiglieri di minoranza e per l’altrettanto evidente mancanza di rispetto, democrazia e trasparenza. Ci riferiamo al tentativo dell’amministrazione Manna, purtroppo avallato da un presidente del Consiglio comunale del tutto subalterno alla maggioranza, di evitare una seria discussione sul Centro anziani». Così il gruppo di minoranza Rende centro destra in un comunicato.
«Avevamo chiesto – spiega la nota - insieme ad altri colleghi di minoranza, un Consiglio comunale specifico sul Centro anziani. Invece Manna, con la colpevole complicità di Rausa, ha fatto mancare il numero legale a causa dell’assenza dei consiglieri di maggioranza alla riunione dei capigruppo per poi fare inserire l’argomento all’ultimo punto del Consiglio comunale di oggi con la speranza di non farlo discutere. Sappiamo bene però che con la delibera del 18 Gennaio 2019 il Sindaco ha già assegnato la gestione del Centro anziani alla sola ditta partecipante e precisamente un’ATI formata da una società di Spezzano e di Marano».
L’opposizione si chiede: «Qual è stato il motivo di mandare via la precedente ditta senza prevedere la clausola sociale per l’assorbimento degli operatori che avevano prestato per tanti anni la propria opera con senso di responsabilità e devozione agli anziani? Forse tutto questo è stato fatto ad arte per rastrellare qualche voto per la prossima campagna elettorale?»
Secondo Rcd «quello che è evidente è un altro dei tanti fallimenti di Manna. Il centro ospitava prima del suo avvento 45 anziani e occupava stabilmente 10 persone. Col suo avvento, è ridotto a soli 5 anziani ospitati, mentre tutti i dipendenti sono diventati dei disoccupati lasciandoli in mezzo la strada. Manna cerca di nascondere queste informazioni con piccoli trucchetti e con il provvidenziale aiuto di un presidente del Consiglio insensibile e servile perché sanno tutti che è l’ennesimo fallimento di Manna a causa di un’amministrazione incapace di elaborare un bando chiacchierato e che fa acqua da tutte le parti dove porterà questa bellissima struttura alla rovina e alla chiusura per l’inadeguatezza dei suoi assessori e dirigenti», conclude il comunicato.