Il presidente della Regione ha partecipato a un incontro con i big del centrodestra reggino. Ha ammesso che la situazione è critica e ha esposto il suo progetto per non disperdere quanto fatto durante la pandemia (ASCOLTA L'AUDIO)
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Annuncio e ascolto. È questo il senso dell’incontro che il presidente della giunta regionale Roberto Occhiuto, accompagnato dalla vicepresidente Giusi Princi e dall’assessore alle Politiche sociali Tilde Minasi, ha tenuto nel tardo pomeriggio di sabato a Reggio Calabria. È stato tracciato un bilancio degli obiettivi raggiunti per il territorio reggino in questi primi tre mesi di lavoro. Una sorta di resoconto – per dirla con il presidente – dei «primi 106 giorni» di governo in chiave metropolitana, snocciolando poi numeri e interventi futuri per il rilancio del territorio più a sud della Calabria.
E le novità non sono mancate. Di fronte ai parlamentari azzurri Francesco Cannizzaro, Maria Tripodi, Maurizio D’Ettore e Matilde Siracusano, e ad una nutrita rappresentanza di consiglieri regionali e sindaci della provincia reggina, Roberto Occhiuto ha rotto il ghiaccio con una battuta: «Siccome sono cosentino e non faccio politica dalla settimana scorsa, sono persuaso del fatto che il nostro governo regionale deve convincere soprattutto nella città e nella provincia di Reggio, che possono essere un motore straordinario per lo sviluppo della nostra Regione. Mi perdonerà la Patrona della mia città, perché oggi ne è la festa a Cosenza, ed io sono qui a Reggio, ma è per una buona causa».
Sanità, la nuova mappa della salute
La maggior parte del tempo di questi primi 100 giorni di governo, Occhiuto l’ha dedicato alla sanità. «Da Commissario alla sanità, sapevo che si trattava di una impresa forse titanica, ma ho trovato - ha detto - una situazione peggiore di quella che immaginavo. Ma abbiamo fronteggiato l’emergenza, dimostrando che ci sono medici e infermieri straordinari che hanno utilizzato benissimo i nostri centri vaccinali e la Calabria è stata la prima Regione per incremento di vaccinazioni rispetto ai target di Figliolo. Grazie all’idea condivisa con la vicepresidente Princi, siamo stati presi a modello da altre Regioni che ci hanno chiamato per chiederci come siamo riusciti a fare tutto ciò».
Insomma le eccellenze ci sono ma vanno organizzate meglio è l’Occhiuto pensiero che poi lancia l’idea partorita proprio in queste ultime ore di non smantellare i centri vaccinali che hanno funzionato benissimo e che rappresentano una infrastruttura sanitaria in piena regola. «Tra qualche mese si vaccinerà sempre di meno, tra qualche anno al massimo ci saranno i richiami. Invece di smantellarli ho pensato di trasformarli in luoghi fisici dove si fa la prevenzione, lo screening del diabete, le mammografie e tutte quelle attività di prevenzione che nei nostri poli ambulatori non troveranno mai una realizzazione perché con le lunghe liste di attesa che ci sono non si riuscirà mai a fare la prevenzione. Noi eravamo già deboli nella prevenzione, ma nella fase del Covid è stata completamente azzerata. Allora io vorrei dedicare una parte di questi centri vaccinali per farne l’infrastruttura fisica materiale dell’attività di prevenzione nella Regione. Se ci riesce questa cosa dimostreremo che la Calabria è capace di produrre delle buone pratiche».
Occhiuto ha poi elencato i centri della provincia reggina dove saranno realizzati presidi sanitari territoriali, case della salute, case di comunità, centri operativi territoriali.
Il Presidente poi annuncia che si interverrà sulla carenza di personale e sul superamento del deficit amministrativo dell'Asp reggina, nella gestione dei concorsi, con l'Agenas, utilizzando lo stesso schema immaginato per la selezione del personale regionale. «L’abbiamo chiesto al Governo e credo che l’esperienza di questi mesi dimostri che quando la Regione Calabria chiede qualcosa al governo evidentemente lo sa chiedere. Vi ricordate quando abbiamo fatta Azienda Zero? Tutti dicevano che l’avrebbero impugnata invece non l’hanno impugnata. Azienda zero è a tutti gli effetti una legge della Regione Calabria e la attiveremo a marzo».
Occhiuto ha poi ricordato di aver prodotto un DcA per ripartire 86 milioni di euro «trovati nei cassetti e mai utilizzati che saranno spesi per attrezzature mediche di cui molti centri sono carenti o totalmente sprovvisti».
Infine, l'idea di dar vita ad un Polo di Pediatria regionale, sulla base di un accordo di collaborazione da sottoscrivere con l'ospedale Bambino Gesù di Roma e lo sblocco dei finanziamenti per i Poli dell'infanzia.