Ha creato non pochi imbarazzi, nell’ultima capigruppo, la proposta di legge presentata da Pasqualina Straface, consigliere regionale di Forza Italia. Eppure si tratta di una proposta semplice e dalle finalità meritorie come si intuisce subito dal titolo della norma “Promozione di iniziative in memoria del Presidente Jole Santelli”. La stessa Straface spiega nella breve relazione introduttiva la legge «ha la finalità di continuare a dare attuazione agli ideali e agli indirizzi profusi dal compianto presidente della Regione Calabria, Jole Santelli, nella propria attività politico-istituzionale con riferimento al sostegno e alla diffusione dei principi democratici e solidaristici nonché dei diritti fondamentali».

In linea di principio nessuno avrebbe rimostranze da avanzare rispetto all’intenzione di ricordare il grande contributo che Jole Santelli ha dato alla sua terra. Quello che però ha fatto saltare sulla sedia i capigruppo di maggioranza, e l’unico presente per l’opposizione ovvero Ferdinando Laghi, è il meccanismo della legge e l’utilizzo dei fondi.

La norma infatti prevede di stanziare ben centomila euro l’anno per le celebrazioni in memoria di Jole Santelli e prevede lo stanziamento per il triennio 2022-2024. I quattrini, nell’intenzione della legge, verranno versati nelle casse dell’associazione di promozione sociale Jole Santelli (Jole Santelli A.P.S.), che è un’associazione non riconosciuta senza scopo di lucro.

Proprio su questo meccanismo si è innescato l’imbarazzato dibattito, visto che dell’associazione fanno parte anche i familiari del nostro compianto ex presidente della giunta regionale. Il primo problema riguarda proprio il meccanismo di elargizione dei fondi, che vengono assegnati direttamente all’associazione, in mancanza però di una programmazione chiara e senza alcuna indicazione delle iniziative che verranno messe in campo. Qualcuno ritiene che saranno diverse e corpose visto l’ammontare dei soldi stanziati, ma non si conosce in cosa consisteranno. E’ stato a quel punto che esponenti della maggioranza hanno chiesto che si modificasse la legge, magari investendo quei soldi in borse di studio anzichè convegni o altro.

Ma c’è un altro problema che riguarda questa legge ovvero il capitolo di spesa. Pasqualina Straface lo individua nel del Fondo speciale per le leggi che i consiglieri regionali hanno a disposizione per la copertura, appunto, delle norme da loro proposte. Un fondo che di per sè è già esiguo. Immaginatevi quindi la faccia dei consiglieri regionali quando sono venuti a conoscenza di questa circostanza. Pare infatti che la proposta di legge sia arrivata direttamente alla capigruppo senza passare da alcuna commissione. Non solo ma visto il “guasto” che per più giorni ha riguardato il sito del consiglio regionale, bloccato per questioni di sicurezza, nessuna aveva letto nel dettaglio i contenuti della proposta. Ne è nata una discussione molto serrata al termine della quale si è deciso di non inserire la proposta nell’ordine del giorno del consiglio regionale di domani. Rumors di corridoio però dicono che settori della maggioranza tengono molto a questa norma. Non è da escludere quindi che la legge possa essere inserita all’ultimo momento come fuori sacco. Questa rischia però di essere una manovra azzardata e generare in consiglio un dibattito davvero imbarazzante e quindi un effetto boomerang rispetto ai, condivisibili, intenti della legge.