Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
Come immaginavamo la riunione del CdA della Sacal, ai quali avevamo chiesto piu’ volte – in questi mesi - un’atto di coerenza nel rispetto dei cittadini e della magistratura e cioè le dimissioni ed il rinnovo dello stesso in un’ottica di totale discontinuità col passato, e’ finita con la farsa della dichiarazione di fiducia al Presidente , peraltro non si sa chiesta da chi e per cosa .
La riunione indetta dopo la richiesta di dimissioni dell'intero organo da parte dei consiglieri Gaetano Pignanelli (rappresentante della Regione), Vincenzo Bruno (Provincia di Catanzaro) e Francesco Grandinetti (soci privati), ha visto l’assenza proprio di queste tre persone in dissenso con la presidenza che – a loro avviso – non ha redatto l’ordine del giorno secondo le loro richieste.
Siamo altresi’ d’accordo con i tre consiglieri “dissidenti” in merito alle conclusioni della nota che hanno inviato alla presidenza del CdA alla fine del consiglio : “E’ utile, pero’, che vengano rassegnate da tutti le dimissioni dal CdA, al fine, gli indagati, di essere liberi di dimostrare serenamente la loro innocenza, la magistratura di svolgere il proprio ruolo, e la Sacal di poter avviare i programmi prossimi nell’interesse della Calabria scevra da pregiudizi e speculazioni di qualsiasi genere. Pertanto, per le ragioni sopra esposte, chiediamo l’immediata convocazione dell’assemblea per la determinazione consequenziale alle nostre richieste” ; ma ribadiamo che per eliminare pregiudizi e speculazioni il consiglio deve essere formato da persone non riconducibili a persone e/o avvenimenti richiamati in tali indagini della magistratura.
Ricordiamo agli enti designanti che alcuni dei membri del CdA Sacal sono sotto inchiesta per accuse gravi quali: abuso d’ufficio e turbativa d’asta quindi appalti pilotati e assunzioni facili. Sono sicuramente meritevoli nel riporre la fiducia nei loro rappresentanti ma nel caso la magistratura dovesse accertare responsabilità oggettive , anche loro perderanno ogni credibilità e dovranno rispondere delle loro scelte.
Quindiconsigliamo di valutare in maniera obbiettiva la possibilità di azzerare il CdA Sacal in modo che i circa 500 milioni di euro possano essere stanziati per rimodernare VERAMENTE l’aeroporto e rilanciare l’economia della nostra regione e non per accontentare il bacino elettorale dei soliti personaggi che ben conosciamo.