Il Primo Maggio appuntamento per un sit-in in favore dei lavoratori dell'ospedale sull'orlo della chiusura. L'occasione per le forze politiche più affini di sperimentare un'azione condivisa
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“Eppur si muove…”. Parola di Galileo Galilei. Una frase, di tutt’altra natura per la verità ma diventata una sorta di motto, che il nuovo centrosinistra catanzarese - almeno quello non completamente allineato alle posizioni di Sergio Abramo per interessi, diciamo così, extrapolitici o non troppo fiaccato dalle sconfitte a ripetizione nelle urne - sta provando a rendere attuale con alcune iniziative. Il suo progetto, a un anno circa dal voto (Covid permettendo, ma per allora si spera proprio che il virus sia sotto controllo) per il rinnovo dell’amministrazione comunale (un’occasione quasi…unica, ossia senza il Sergìun in campo da metà anni Novanta a oggi), sembra prendere corpo. E forse i prodromi si intravedono in alcuni eventi organizzati in forma allargata tra partiti e movimenti di quest’area, che pur avendo per ora una valenza più squisitamente sociale, un vagito di futura alleanza anticentrodestra lo emettono. Certo, chi si sarebbe aspettato critiche pubbliche alla gestione Abramo o magari anche a quella di Nino Spirlì alla Regione (tranne rarissime eccezioni) finora è rimasto deluso. Ma tant’è: potrebbe essere un modo per volare alto o più prosaicamente per non guastarsi i rapporti con il ‘manovratore’ che, visti i tempi, serve. Eccome.
L’iniziativa
Pd, Italia Viva, Psi, Articolo Uno, Europa Verde e persino Movimento Cinque Stelle (si parla della parte largamente maggioritaria rimasta ancorata al vertice romano, dunque assai diversa dai parlamentari scissionisti e da una parte della base che ha preso le distanze dopo la ‘controversa’ scelta di appoggiare il Governo Draghi), saranno insieme fra poco meno di dieci giorni a esprimere solidarietà ai lavoratori del Sant’Anna Hospital dopo la querelle fra dirigenza del S.Anna, Asp e Cittadella, che ha portato lo stesso presidio sanitario sull’orlo della chiusura. C’è già l’hashtag “#illavoroèsalute” e soprattutto ci sono data, ora e luogo, del sit-in: sabato Primo Maggio (fin troppo chiara la simbolicità del giorno scelto) alle 9.30 davanti alla struttura ospedaliera situata nella zona Nord del capoluogo e segnatamente nel quartiere Pontepiccolo. Un appuntamento che potremmo definire - lo ribadiamo - ‘istituzionale’.
Alleanza difficile
La domanda da porsi, rispetto all’iniziativa di inizio mese prossimo, è chiaramente una: se a livello locale si possano quantomeno fare prove tecniche di alleanza? Certo, una squadra che va da Pd ad Articolo Uno passando da grillini e soprattutto renziani, allo stato non dà il massimo dell’affidabilità. Ma questa è una presunzione, considerato come ci sarà poi da constatare il ruolo delle realtà civiche. A riguardo il pensiero corre subito a Cambiavento e al suo leader Nicola Fiorita che, pur avendo fatto benissimo alle scorse Comunali del 2017, ha perso. E si ritrova quindi quasi soggiogato da un imperativo categorico: “Vincere per continuare a esistere, come ovvio sotto il profilo politico, e per tale ragione probabilmente tentato da un’ampia apertura. Mossa in apparenza vincente, ma che va fatta con molta oculatezza per non correre il rischio di imbarcare alcuni impresentabili e cadere così in una trappola: limitarsi a cambiare l’etichetta di una classe dirigente, altrimenti intenta a operare con i medesimi metodi, se non addirittura peggiori, del gruppo da cui è stato preceduta.