L'opposizione si sposta dal Consiglio comunale di Catanzaro alle strade della città. Questo il senso della raccolta firme per chiedere le dimissioni del sindaco, Sergio Abramo, e traghettare così il capoluogo di regione al più presto verso nuove elezioni. L'iniziativa ascrivibile all'ex consigliere comunale, Eugenio Occhini, è stata sposata questo pomeriggio da Cambiavento e illustrata nel corso di una conferenza stampa, indetta appositamente all'indomani delle dichiarazioni rese a Calabria 7 dal consigliere regionale, Domenico Tallini, e che hanno tirato in ballo non solo il primo cittadino di Catanzaro ma soprattutto gettato l'ombra lunga di presunti illeciti sull'amministrazione comunale.

Catanzaro ostaggio delle ambizioni di Abramo

E il leader di Cambiavento, Nicola Fiorita, è tornato a chiedere chiarimenti. Non solo sulle parole pronunciate dall'azionista di maggioranza che sembrano aprire una crisi politica a Palazzo De Nobili ma ancor di più sulle rivelazioni riguardanti le nomine dei dirigenti al Comune, le modalità di composizione delle commissioni di gara per l'affidamento degli appalti e gli oscuri passaggi di dipendenti delle aziende Abramo negli uffici comunali. Tutte accuse mosse da Domenico Tallini che per il leader di Cambiavento avrebbero dovuto condurre il sindaco ad un ritiro delle deleghe agli assessori in quota Forza Italia. Secondo Nicola Fiorita è arrivato il momento di porre fine «ad una esperienza fallimentare per tornare subito alle urne. Da giugno 2017 - ha incalzato - Catanzaro è ostaggio di una maggioranza litigiosa e delle ambizioni personali del sindaco». 

La raccolta firme

Da qui l'idea di portare l'opposizione in strada per dimostrare che il centrodestra non è più maggioranza in città. La petizione sarà avviata on line parallelamente ad una raccolta firme per dissipare quella «coltre di silenzio» in cui, ne è convinto Nicola Fiorita, si avvolgerà il sindaco per evitare una resa dei conti ormai esplosa in maniera dirompente. Si resta, infatti, in attesa della prossima mossa del gruppo consiliare di Forza Italia che può contare sulla presenza di cinque consiglieri azzurri più due afferenti al movimento Obiettivo Comune, ispirato ugualmente al consigliere regionale, Domenico Tallini. «Ci auguriamo - ha continuato il leader di Cambiavento - che il sindaco non intenda mandare avanti questa esperienza politica con l'appoggio di consiglieri eletti nel centrosinistra ma adesso orbitanti nella maggioranza o di chi è subentrato in Consiglio. Si tratterebbe di un governicchio che non fa di certo bene a questa città e un accanimento terapeutico». 

Bonificare il Consiglio comunale

Caustico l'intervento dell'ex consigliere comunale, Gianmichele Bosco, che ha chiesto un immediato ritorno alle urne per «bonificare il Consiglio comunale», un'istanza ribadita anche da Nunzio Belcaro esponente nella civica assise di Cambiavento che si è anche detto disponibile a rimettere il mandato come logica conseguenza della raccolta firme che, nei fatti, persegue lo scioglimento anticipato della massima assemblea cittadina.