Non è il candidato a creare dissacordo nella grande famiglia allargata del centrosinistra ma il metodo seguito per la scelta. Anche in casa Psi, che alle imminenti elezioni politiche correrà nella lista denominata Insieme al fianco dei Verdi e del movimento civico guidato da Romano Prodi, c'è maretta.

Dejavu

È lo stesso commissario della federazione provinciale, Piero Amato, a dare fiato al malessere per la riedizione di un metodo già visto e che ha portato inesorabilmente alla sconfitta il Partito Democratico. Il riferimento è alla scelta del candidato alle scorse elezioni amministrative catanzaresi, anche in quell"occasione il Psi aveva deciso di appoggiare il Pd ma le conseguenze sono state letali. Come in un dejavu i socialisti si ritrovano nuovamente oggi nella sede cittadina di via Pola a contestare il metodo adotatto dal Partito democratico per la scelta del candidato al collegio uninominale: il professore, Antonio Viscomi. "Nessuna preclusione sul nome - ha commentato Amato - ma sarebbe stato meglio coinvolgere anche gli altri partiti. Si sarebbe potuta indire un'assemblea o una riunione sottoponendo una rosa di nomi e, invece, come accaduto alle elezioni amministrative ci siamo ritrovati il giorno dopo a commentare il nome di un candidato di cui nessuno era a conoscenza".

I candidati

La riunione al circolo era stata in verità convocata per presentare ai tesserati i quattro candidati alla Camera che il Partito Socialista esprimerà. Si tratta di Francesca Leotta, insegnante di Reggio Calabria; Gianmaria Lebrino, segretario del partito a Vibo Valentia; Elisa Vittorio Greco, giovane studentessa vibonese e Giuseppe Romeo, commercialista reggino. Nessun candidato rappresentante della città capoluogo per un partito che si è dichiarato ancora giovane e non ben radicato sul territorio. Insomma per l'imminente tornata elettorale i socialisti hanno deciso di puntare sulla componente giovane della società.