Non è stato ancora presentato ma il preliminare del Psc, il Piano strutturale comunale di Catanzaro, ha già alzato un notevole polverone. Per l’occasione il presidente del consiglio comunale Gian Michele Bosco lo ha messo all’ordine del giorno di una prima convocazione – prevista per oggi alle 12.00 – ma rinviata per mancanza di numero legale. La seconda è in programma per domani, giovedì 28 dicembre, alle 13. Un passaggio indigesto ad una parte dell’opposizione, curiosamente quella più vicina all’area di centrosinistra e costituita dai consiglieri Valerio Donato, Gianni Parisi e Stefano Veraldi

Le accuse dell’opposizione: «Pagina indecorosa»

«Un'altra pagina indecorosa è stata scritta stamane nella storia dell’amministrazione comunale, a firma del sindaco Fiorita e della sua maggioranza – scrivono i tre - Il Consiglio comunale convocato in prima convocazione, per le ore 12 di oggi, non si è tenuto poiché il sindaco, la sua giunta e i consiglieri di maggioranza erano assenti. La discussione riguardava il Psc (piano strutturale comunale) e quindi un documento di fondamentale importanza per la vita, anche futura, della nostra città e che per legge deve essere ampiamente partecipato. La volontà di tenere i consigli in prima convocazione è stata sancita dai capigruppo ad inizio legislatura e risulta inspiegabile il comportamento odierno. Da una parte il sindaco lancia “falsi” proclami alla collaborazione e al dialogo con le opposizioni quantomeno sui temi così importanti, e poi la sua intera maggioranza si sottrae al confronto disertando l’Aula. Atteggiamento – scrivono Parisi, Veraldi e Donato - che è ancor più inaccettabile se si considera che le commissioni consiliari nella mattinata odierna si sono regolarmente tenute con la presenza dei componenti (anche) della maggioranza. Risulta pertanto veramente incomprensibile l’atteggiamento di Sindaco e consiglieri che deliberatamente decidono di non discutere e che continuano a scambiare la Casa Comunale come un gioco di società».

 

Il “carico” di Veraldi: «Documento copia-incolla»

Il consigliere Veraldi ci aggiunge il “carico”: «Ho lottato per anni contro la politica di Sergio Abramo in consiglio – dice a LaC news24 – ed ora non posso accettare un documento che è copia-incolla di quello dell’ex sindaco di centrodestra. Peraltro Fiorita ha fatto un rimpasto per allargare la maggioranza con gli innesti di Arcuri e Pino tutt’altro che a lui vicini ma a quanto pare l’anatra è ancora molto zoppa».

Veraldi non lo dice ma l’impressione è che il partito di Azione, in cui lui e gli altri due consiglieri sono confluiti, non abbia alcuna intenzione di offrire più sponde alla giunta Fiorita. Il clima è insomma da guerra fredda. «Predicano la collaborazione poi sul Psc vanno alla seconda convocazione dove basta un terzo per avere il consenso: così si rompe tutto», la sua laconica chiusura.  

La “sostanza” di Iemma. «Da Abramo abbiamo recuperato le linee sull’utilizzo del suolo zero»

Dall’altra parte i toni sono più concentrati sulla sostanza. «Questa maggioranza bada al bene della città, cosa che dovrebbe fare anche l’opposizione». È perentoria la risposta della vicesindaca Giusi Iemma al comunicato stampa dei tre consiglieri d’opposizione. «La mancata presentazione di oggi? Semplice utilizzo degli strumenti normativi che la legge mette a disposizione», afferma la presidente regionale del Pd che sta curando l’importante documento strategico di Catanzaro. «Siamo appena all’inizio di un iter complesso che porterà il Psc per ben tre volte in consiglio comunale per la sua ratifica, con ogni possibile apertura sia ad ogni forza politica dell’assise sia ai soggetti economici e sociali della città. Ognuno potrà fare i suoi rilievi motivati e comprovati. La critica sulla presunta adozione del Psc di Abramo? Risibile. Abbiamo solo recuperato le linee generali della precedente amministrazione come l’utilizzo del suolo zero».

«Il Psc di Catanzaro deve essere un patrimonio della città»

«Chi ha avuto la bontà di leggere il preliminare presentato settimane fa o chi l’avrà in seguito, potrà constatare il notevole lavoro che la giunta Fiorita sta producendo per giungere ad una visione unitaria di città, a strategie di sviluppo non solo a livello regionale ma addirittura pan-europeo – aggiunge con malcelata soddisfazione una delle più importanti esponenti dem di Catanzaro e della Calabria – assegnando rispettive peculiarità al centro storico con il suo patrimonio artistico, architettonico, enogastronomico ed al quartiere marinaro con il porto ed il retroporto». L’ultimo sassolino la Iemma se lo leva sulla presunta “chiusura” alla concertazione: «Abbiamo dimostrato in svariate iniziative di essere aperti e disponibili al confronto, non solo a livello locale ma interpellando ed ospitando tecnici ed esperti di comprovato valore provenienti da tutta Italia. Secondo noi – ha concluso la Iemma rispondendo a LaC news24 – il Psc di Catanzaro, dopo ben 20 anni di attesa – deve essere un patrimonio della Città, scevro da colori politici».