Fece notizia nell’aprile di due anni fa l’adesione alla Lega di Nicola Azzarito Cannella, consigliere comunale del paesino Curinga, nel catanzarese, eletto con la lista civica “Insieme Possiamo”. Erano gli albori dei salviniani in Calabria all’interno delle istituzioni. Era appena stato eletto il primo deputato leghista calabrese, Domenico Furgiuele e non era ancora arrivato il commissariamento padano con la planata di Cristian Invernizzi da Bergamo.

Leghista ai tempi d'oro

Tempi d’oro, di decantata purezza politica e necessario rinnovamento (tradito, come affermano i militanti storici, con le scorse elezioni regionali). Tant’è che Nicola Azzarito Cannella il 31 ottobre 2018 divenne il primo consigliere provinciale della Lega in Calabria, eletto (al seguito di Sergio Abramo) con la lista “La provincia di Lega”.
Un risultato al quale il segretario regionale Furgiuele offrì il suo plauso elogiando la «grande cultura politica, simbolo del nostro radicamento in Calabria» del neo consigliere pronviale.

Pure coordinatore d'area

Un attestato di stima confermato da Cristian Invernizzi che nell’ottobre 2019 nominò Nicola Azzarito Cannella coordinatore della Lega per l’area Catanzaro-Tirrenica.
«Un incarico che mi riempie di soddisfazione per il lavoro sin qui svolto e mi carica, ovviamente, di una ulteriore responsabilità che avverto per intero... Oggi siamo chiamati ad un ulteriore slancio, ad un impegno che dobbiamo necessariamente tradurre in analisi e proposte rispetto alle troppe emergenze territoriali e regionali», commentò il consigliere provinciale, giusto due mesi prima di cedere al canto delle sirene talliniane.

Addio Carroccio, vado in Forza Italia

Già, perché prima delle elezioni regionali dello scorso gennaio, Nicola Azzarito Cannella, è sceso dal Carroccio per aderire a Forza Italia, ufficializzando il passaggio, però, solo il mese scorso, dichiarando: «Il risultato conseguito (da Forza Italia, ndr), con altissime percentuali di consenso, è stata la conferma positiva di una decisione personale presa anzitempo e frutto di un percorso che mi ha portato ad assumere delle scelte importanti, sempre nell’interesse dei cittadini e del territorio da me rappresentato. Conseguentemente, ho quindi aderito a Forza Italia, a seguito di un confronto proficuo con il coordinatore provinciale del partito, Domenico Tallini, e il vicepresidente del Consiglio provinciale, Antonio Montuoro».

Strada spianata per il figlio nella municipalizzata di Catanzaro

Pare lecito chiedersi se questa “decisione personale” del consigliere provinciale c’entri con i rumors della possibile nomina, in “quota” Forza Italia nell’ambito delle canoniche spartizioni politiche nelle società partecipate, del figlio, l’avvocato e scrittore di romanzi Marco Azzarito Cannella, ad amministratore unico della Amc S.p.a., società in house concessionaria del trasporto pubblico locale di Catanzaro.

Il precedente di Tommaso Brutto: dall'Udc a Fi

Eppure passando dal consiglio della provincia a quello del Comune di Catanzaro si trova un precedente, quello di Tommaso Brutto, eletto consigliere con l’Udc nel 2017 in una coalizione di centrosinistra, indagato nell’inchiesta Gettonopoli, si è avvicinato anch’esso all’area forzista arrivando a firmare congiuntamente note stampa. Dopo le elezioni provinciali, il figlio Saverio, assessore comunale a Simeri Crichi, e il cui nome viene citato tra le presunte assunzioni clientelari dell’ex sottosegretario Pino Galati nell’ambito dell’inchiesta sulla fondazione “Calabresi nel mondo” (Galati è stato rinviato a giudizio lo scorso febbraio), già tirocinante consulente del lavoro presso lo studio dell’attuale consigliere regionale leghista Filippo Mancuso, si ritrova nominato nello staff “tecnico-organizzativo” della presidenza della provincia di Catanzaro.

Familismo amorale?

Non vi è dubbio che, al di là della questione politica di trasmigrazione da un Partito ad un altro, se i rumors su Azzarito Cannella trovasse riscontro, sarebbe l’ennesima triste pagina di familismo amorale perpetrato dalla politica calabrese con consenso partitico acritico, indistinto e unanime ed un ennesimo tassativo “no comment” da parte “dell’eterno” sindaco di Catanzaro e presidente della Provincia Sergio Abramo.