Seduta fiume del Consiglio comunale di Catanzaro, quella conclusasi poco fa, caratterizzata dalla presentazione delle Linee guida del sindaco finalmente lette in Aula, dopo lo spoileraggio dei giorni scorsi che ha di fatto levato ogni “effetto sorpresa” al passaggio odierno. Prima della lettura, però, il prologo con la precisazione, ad opera naturalmente dello stesso Nicola Fiorita, relativa alla polemica sull’uscita anticipata del documento programmatico, ribadendo di «non aver alcunché contro la stampa». «Ma considerato che non fosse un obbligo fornire il testo in anticipo ai consiglieri, in passato non accadeva, ritengo di poter ribadire come sia stato tradito il luogo istituzionale in cui renderle note. Ripeto, allora, nessun rimprovero ai giornalisti».

Le linee programmatiche

Il sindaco ha iniziato da alcune proposte e propositi. Il riferimento è all’istituzione dei Comitati di Quartiere; al conferimento della cittadinanza onoraria al procuratore della Repubblica Nicola Gratteri per la fondamentale funzione svolta e le minacce ricevute nella sua lunga e onorata carriera; alla tutela dell’Ambiente; al monitoraggio del progetto per la rete di distribuzione del gas cittadino; alla risposta alla prevedibile contrazione dei livelli occupazionali provocata dalla crisi («malgrado - spiega - non abbiamo competenze dirette in materia, ma non ce ne staremo certo a guardare»). A cominciare da i tagli della pianta organica di alcune aziende del Gruppo Abramo (uno dei fratelli del predecessore di Fiorita); alla creazione del distretto biomedico da realizzare nella Valle del Castace coordinato con la Facoltà di Medicina dell’Umg, e alla riapertura di una sede Rai attrezzata e funzionale nel capoluogo con almeno tre giornalisti e tecnici assegnati come ai tempi in cui era in funzione in locali messi a disposizione dalla Provincia.

Censurato l’operato di Sergio Abramo, che – sostiene Fiorita – «ha connotato la sua azione quasi ventennale sul modello di una monarchia (polemica che ha tenuto banco nei giorni scorsi fra i due, ndr). Basti pensare alla pianificazione, dalla lunga gittata fino al 2027, che vincola le Amministrazioni anche su progetti da noi non condivisi». Parole di apprezzamento invece, quelle pronunciate nei confronti del presidente del consiglio regionale Filippo Mancuso per la «vicinanza istituzionale».

Il succo del documento

Nicola Fiorita, che ha fatto un richiamo alla sua squadra e in particolare alla vicesindaco Giusi Iemma anche per la richiesta finalizzata all’ottenimento della bandiera blu per il mare catanzarese, ha puntato su argomenti chiave quali Sanità; Turismo; conurbazione con le città limitrofe e “ricucitura dei quartieri”; Partecipate; Igiene e decoro urbano; legge per Catanzaro Capoluogo; Mobilità interna e raccordo con Lamezia Terme e in particolare con l'aeroporto internazionale.

A riguardo ha peraltro annunciato di volersi impegnare per spingere nella direzione di un'effettiva integrazione tra aziende ospedaliere Materdomini e Pugliese-Ciaccio oltre alla sinergia con i presidi clinici privati d'eccellenza; di mettere in campo tutte le misure possibili per agevolare l’arrivo di turisti e visitatori; di voler (ri)connettersi con le città vicine e avere molta cura delle periferie (si ricorda che, oltre agli altri problemi, vari quartieri sono costretti a patire l’emergenza sicurezza, ma anche la cronica mancanza d’acqua, dato inaccettabile nel 2022): di adoperarsi per eliminare lacune e deficit di rilevante entità nel sistema delle Partecipate; di intervenire per garantire la pulizia di strade e aree pubbliche; di favorire l’elaborazione di una legge per Catanzaro Capoluogo; di lavorare per creare una Mobilità interna e un raccordo con Lamezia Terme e in particolare con l’aeroporto internazionale attraverso collegamenti veloci con lo stesso scalo lametino, in grado di connettere il capoluogo al resto d'Italia e d'Europa in cui arrivare in tempi relativamente brevi.

La mano tesa a Donato per il bene dell’Umg

Il sindaco, peraltro professore dell’Unical, si è rivolto a uno dei leader dell’opposizione e suo ex competitor per l’ambita carica di primo cittadino Valerio Donato, tra l’altro collega docente all’Umg. Lo ha compulsato affinché collabori con lui nell’istanza rivolta al rettore dell’ateneo di Germaneto Giovambattista De Sarro di disdire unilateralmente l’accordo con l’università cosentina. «A questo riguardo, ha affermato Fiorita, Donato da raffinato giurista ed esperto di Diritto Amministrativo qual è, potrebbe essere determinante per la redazione di un nuovo atto, di certo più rispondente alle esigenze e al ruolo dell’Umg».  

I cinque emendamenti presentati

Cinque le richieste di integrazione alle linee guida del sindaco a firma dei consiglieri d’opposizione Stefano Veraldi e Giorgio Arcuri. Il primo per la realizzazione di un’oasi canina comunale in zona di facile accesso ai cittadini. E apertura di un pronto soccorso per animali randagi, oltre alla sterilizzazione di quest’ultimi; miglioramento della raccolta differenziata; creazione di aree verdi all’interno della città, anche contro il consumo di suolo; mobilità sostenibile e pulita, combattendo il traffico delle automobili con strade in cui vi siano adeguati spazi riservati a pedoni e ciclisti, e recupero del parcheggio del Politeama con un relativo intervento sul costone situato dietro la stessa struttura. Magari anche attraverso l’apposizione di una scritta “Benvenuti a Catanzaro”.  

Il lungo e acceso dibattito

Ad aprire il giro degli interventi, fra coloro che hanno preso la parola, al solito Sergio Costanzo. Il quale ha detto di «voler appoggiare Nicola Fiorita (è stato eletto nelle file di Rinascita pro Valerio Donato quindi in opposizione al fronte fioritiano, ndr), con una fiducia a tempo ma non certo con una formale adesione al centrosinistra, solo per evitare alla città una fase di paralisi amministrativa e il ritorno alle urne». «Una responsabilità che non ci potevamo assumere – ha continuato -. La gente non ci avrebbe capito, bollandoci come rancorosi e vendicativi. Nella nostra posizione, quindi, c’è solo la volontà di confrontarsi con un sindaco umile, che a differenza di altri si interfaccia con chiunque e ha un’anima democristiana. Una predisposizione che gli permette di barcamenarsi bene. Malgrado ciò, metto in conto l’accusa di trasformismo politico. Ma assicuro che se vedrò un sindaco immobile, sarò il primo a togliergli la fiducia».

A seguire Gianni Parisi: «Costanzo, che mi ha preceduto, è il vero leader di questa maggioranza. Il sindaco si è limitato a leggere le 64 pagine del suo programma, dopo essersi lamentato della divulgazione anticipata e aver addirittura parlato di mancanza di rispetto istituzionale. Ma forse avrebbe fatto meglio a evitare di limitarsi a sciorinare il contenuto del testo per due ore. Del resto, però, è abituato a dire una cosa e farne un’altra, come adesso che governa con il centrodestra, avendo solo 8 consiglieri nella sua coalizione, facendo finta di combatterlo. A parole, però. La verità è che è riuscito già a far rimpiangere Sergio Abramo».

Jonny Corsi, dal canto suo, ha chiesto la testa di alcuni dirigenti apicali di Palazzo De Nobili, dicendo a proposito della segretaria generale Vincenzia Sica, ad esempio, «se sarà confermata, costituirà l’emblema di una gestione in continuità con il passato mentre rimuovendola si darà prova di discontinuità».

Marco Polimeni ha precisato che «i fondi per la digitalizzazione, la restaurazione dell’Aula Rossa del Comune e il Magna Graecia Film Festival, rappresentano risultati positivi ascrivibili alla Giunta Abramo e non certo a lei». «Che però – ha aggiunto - si è precipitato a cercare di appropriarsene o quantomeno di metterci il cappello sopra. Vedremo allora quanto durerà l’effetto scenico del suo insediamento».

Valerio Donato ha espresso solidarietà al sindaco per l’attacco di alcuni giornali. Un fatto, a giudizio dell’ormai ex sfidante, «inaccettabile» per i toni che sono stati usati. Ma poi ha precisato anche che la cronaca della campagna elettorale del 2022 magari sarà oggetto di «qualche romanzo, forse anche criminale». «Senza contare che a chi mi rimprovera di non essermi confrontato con lui, rimarco come io lo faccia solo rispetto a discussioni intelligenti».

Fabio Celia ha stigmatizzato l’assenza dei consiglieri alle 16.20. Parla di chi «è intervenuto e poi è andato via. Eppure qualche collega di opposizione ha detto che Nicola Fiorita ha scritto il libro dei sogni. Ebbene, mi chiedo allora come abbiano fatto a militare nello schieramento denominato Rinascita, considerando come in passato quanti hanno guidato l’Amministrazione non hanno chiarito questioni spinose quali Parco Romani. Una vicenda che non è stata chiarita. Mai. Nemmeno da una stampa, purtroppo messa sotto silenzio. Andiamo allora a vedere cos’è successo, quando è sorta la struttura e se si riscontrano anomalie, denunciamole anche adesso».

Infine Antonello Talerico, che però parte da una vicenda personale tutta da chiarire: «Qualcuno ha messo in giro la voce che io avrei fatto pressione sul proprietario di uno stabilimento balneare. Tutto falso, come ovvio. E io denuncio il fatto. Rispondo poi a Gianni Parisi, dicendogli di leggere il programma amministrativo di Donato che non mi pare esente da critiche. Non accetto inoltre le accuse di Marco Polimeni, la cui elezione a presidente del Consiglio di cinque anni fa è stata frutto di un patto e una mediazione fra Piero Aiello, Mimmo Tallini e Sergio Abramo, in occasione della tornata del 2017. Ecco perché non accettiamo lezioni di comportamento provenienti dalla compagine opposta alla nostra».