Ospiti della terza puntata della trasmissione incentrata sul Pnrr condotta da Pasquale Motta, oltre al candidato a sindaco del capoluogo del centrosinistra, anche il segretario provinciale del Pd Domenico Giampà e l'attivista politico Sandro Benincasa (ASCOLTA L'AUDIO)
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Terza puntata di Pubblica Piazza al solito effervescente con le dichiarazioni del candidato a sindaco del centrosinistra alle prossime amministrative di Catanzaro Nicola Fiorita incalzato dalle domande del conduttore Pasquale Motta insieme al segretario provinciale del Pd Domenico Giampà e all’esponente del movimento civico “Catanzaro ci piace” Sandro Benincasa.
Tema della puntata il Pnrr, la “grande occasione” - forse l’ultima - per una Calabria desiderosa di (ri)partire di slancio a patto che, come messo in risalto dal primo cittadino di Siderno Mariateresa Fragomeni, ci si faccia trovare con le “carte in regola”. A riguardo, la stessa amministratrice - espressione del Pd alle elezioni nel suo Comune - ha indicato in maniera precisa la “road map” per poter fruire, e sfruttare al meglio, i fondi concessi attraverso il Piano straordinario - finanziato in larga parte dall’Ue, ma in Italia integrato anche dal Governo con risorse dello Stato - nell’ambito delle misure economiche messe in atto per fronteggiare i terribili effetti, anche finanziari, della pandemia da Covid.
La Fragomeni ha infatti spiegato: «Il pericolo maggiore che si corre con il Pnrr sta nella falsa convinzione di un automatismo. Vale a dire che la maggior parte della spesa sia concentrata al Sud quasi senza dover fare alcunché. Ma, attenzione, non sta scritto da nessuna parte che sia effettivamente così. C’è semmai una sfida da vincere, quella di un’efficiente ed efficace programmazione. Bisogna, in sostanza, rispettare una tempistica scandita in modo preciso con la necessità di avere tutto pronto entro il 31 agosto 2026. E anche se sembra una scadenza lontana, è sbagliato pensarlo. Perché non stiamo parlando di finanziamenti a pioggia come i Por. Al contrario per ricevere questo sostegno, davvero cospicuo nell’entità quasi mai registrata prima della misura decisa dall’Europa, servono invece progetti precisi elaborati da un team qualificato. Una squadra di altissimo livello che dovrebbe essere già al lavoro. Cosa che purtroppo non è. Manca insomma una cabina di regia – ha ammonito la Fragomeni – e un’interconnessione fra varie professionalità con il coinvolgimento, nient’affatto secondario, dei privati e del terzo settore. Dobbiamo sbrigarci. Altrimenti rischiamo di buttare al vento un’ottima opportunità». Parole come pietre, quindi, che invitano a non farsi facili illusioni, perdendo tempo prezioso e dando tutto per scontato. Finito tale ragionamento, spazio al servizio del giornalista de LaC News24 Claudio Labate.
Un contributo sulla convulsa situazione politica catanzarese con peraltro le dimissioni di Mimmo Tallini dal coordinamento provinciale di Forza Italia. E proprio sulle sorti future del capoluogo si è espresso, in un’ottica personale, il prof Fiorita che ha affermato: «In città sta prendendo piede una strana tendenza ad ammantare di civismo operazioni in realtà con il tratto del cinismo. Basti riferirsi al consiglio comunale in cui il Gruppo Misto è ormai da tempo il più numeroso in Aula. Si capisce allora che sta tirando parecchio una composizione mista in cui i contorni non sono ben definiti. E per capirlo è sufficiente riflettere sul fatto che il centrodestra dopo circa un quarto di secolo di dominio incontrastato, essendo ora in crisi sta trovando accoglienza nello schieramento a sostegno di Valerio Donato». Un concetto ripreso da Giampà, che ha fra l’altro rimarcato come Dem e alleati vogliano invece andare nella direzione della discontinuità con il passato.