Il segretario della federazione provinciale del Partito democratico auspica «la costruzione di un progetto politico alternativo»
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«Mentre la città di Catanzaro langue e si dibatte tra mille problemi irrisolti, il sindaco Abramo sembra essere impegnato più a risolvere le sue questioni politiche personali che governare con la doverosa attenzione la città capoluogo». Inizia così un comunicato del segretario della federazione provinciale del Partito democratico di Catanzaro, Gianluca Cuda.
«Tutti noi apprendiamo dalle notizie di stampa che la maggioranza consiliare solo numerica, è spaccata e litigiosa e di fatto inesistente da mesi, potrebbe a breve far registrare l’ennesimo cambio di casacca da parte di alcuni suoi componenti anche con la costituzione di nuovi gruppi. Il tutto creato strumentalmente, attraverso un “rimescolamento interno”, per sostenere la candidatura dello stesso Abramo alla presidenza della regione. È evidente che una composizione allargata a tutte le forze del centrodestra potrebbe rappresentare, in questa specifica fase politica, un biglietto da visita importante per il primo cittadino catanzarese che, sulla partita delle regionali, sta conducendo una propria battaglia che potrebbe anche determinarne, in un senso o nell’altro, il suo personale destino politico».
A detta di Cuda «a Catanzaro, ormai, da alcuni mesi si registra l’evidente condizione di logoramento della maggioranza consiliare che è l’esatto riflesso del pessimo stato complessivo in cui si trova la città capoluogo di regione. Restano irresponsabilmente irrisolte le vere e concrete questioni che toccano l’interesse della comunità. Dalla condizione dei servizi ai trasporti, dall’irrisolto problema delle periferie alla tutela e valorizzazione del centro storico, dallo stato dell’economia locale alla disoccupazione soprattutto giovanile, dalle difficoltà serie in cui si dibattono le attività produttive e commerciali alla mancanza di una visione strategica futura. In questa situazione complessiva, che ogni cittadino del capoluogo ha ben compreso, l’azione già ampiamente insufficiente dell’amministrazione è arrivata ad una pericolosa fase di stallo che mortifica ulteriormente la città capoluogo di regione che ben altra guida meriterebbe di ricevere».
Alla luce di quanto esposto, secondo Cuda, «è giunto il momento che l’opposizione a questa maggioranza e a questo sindaco, oltre che all’interno del Consiglio comunale, rilanci la sua azione politica aprendosi alla città, alle tante forze democratiche, progressiste, riformiste e civiche presenti. In nome dell’interesse della comunità è necessario aprirsi al confronto, discutere le proposte e i progetti che possano consentire a Catanzaro di riprendersi in maniera credibile e degnamente il ruolo di capoluogo regionale. Che non sia, cioè, solo un fatto nominalistico ma effettivo e concreto, che faccia distinguere la città per capacità ed efficacia amministrativa, che sappia affrontare e dare risposte alle vere esigenze della città, che deve essere il primo e doveroso impegno di quanti hanno a cuore davvero il suo sviluppo economico e sociale. L’attuale fase politica, sia a livello nazionale che, a cascata, sui territori impone l’impegno da parte di tutte le forze democratiche di rispondere con i fatti, a partire dal nostro partito che deve ritrovare le ragioni dello stare insieme e una nuova capacità progettuale per contribuire alla costruzione di un progetto politico alternativo, alla deriva populista e personalistica a cui stiamo assistendo. Lo chiede la nostra gente, lo chiede chi è sfiduciato da questo stato di cose, lo richiede una comunità che si è sempre dimostrata operosa e che deve trovare nell’amministrazione comunale un sostegno per il presente e una guida autorevole, disinteressata da logiche personali, e lungimirante per il futuro».