Il consigliere denuncia il lassismo dell'azienda e del Comune: «Siamo ancora al punto di partenza, intanto ho informato la Procura della pericolosità della bretella»
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«L’Anas ha dimenticato Catanzaro. Non si hanno notizie definitive sulla messa in sicurezza del Ponte Morandi/Bisantis, la tangenziale è lasciata al buio anche all’altezza dello svincolo dell’ospedale, lo stato di manutenzione di tutte le altre strade di competenza statale lascia molto a desiderare». Così in una nota il consigliere comunale di Catanzaro Antonio Corsi, Gruppo misto.
«C’è stato un tempo - continua - , all’epoca dell’indimenticabile sindaco Benito Gualtieri, in cui l’Azienda ha prodotto molto per il Capoluogo, con la realizzazione della rotatoria e dello svincolo per Siano, del nuovo svincolo di Gioacchino da Fiore, con la nuova 106. Ma oggi dobbiamo registrare un preoccupante fermo, un lassismo che potrebbe causare gravi danni alla collettività in termini di vittime e di feriti, oltre che di conseguenze per gli stessi mezzi automobilistici».
Molte sono le criticità che da tempo vengono segnalate all’Anas, spiega Corsi, «non ultimo lo stato di manutenzione dei cavalcavia della tangenziale cittadina ed in particolare la “bretella” che collega la stessa tangenziale al Pronto Soccorso dell’ospedale Pugliese-Ciaccio ed ai quartieri a nord della città. Eppure tempo addietro, nel giugno del 2020 sembrava essere arrivati ad una svolta dopo il sopralluogo congiunto fra Anas e Comune di Catanzaro per indicare e risolvere i punti di criticità, con un progetto realizzato in comune. Così doveva essere, ma siamo nuovamente al punto di partenza tanto che l’Anas richiede, in data odierna nuovamente al presidente della commissione consiliare Fabio Talarico ed allo scrivente, unitamente al Comando di Polizia municipale l’ennesimo sopralluogo per la bretella del Pronto Soccorso. Una specie di Tela di Penelope infinita, dove la stessa Anas ha fatto orecchie da mercante fino ad oggi approfittando del lassismo del comune di Catanzaro».
«Quello che era una regola oggi, purtroppo per qualcuno non esiste più, tanto che indipendentemente da quanto potrà emergere dall’ennesimo sopralluogo e da ritrovate responsabilità come atto preventivo e cautelativo, ho già provveduto a segnalare alla Procura della Repubblica lo stato di enorme pericolosità della “bretella” che collega la tangenziale al Pronto Soccorso e ai quartieri della zona nord Stadio/Pontepiccolo», dice ancora il consigliere comunale.
«Il sindaco si faccia sentire dai responsabili dell’Anas e reclami con forza ciò che alla città spetta. Vogliamo al più presto rassicurazioni sull’illuminazione della tangenziale, sull’illuminazione del Ponte Morandi/Bisantis, sul piano di manutenzione straordinaria di tutte le strade che attraversano il territorio comunale di Catanzaro. Ma, vogliamo altresì sapere se risulta a vero e come può essere avvenuto che alcuni tratti della SS 106, ricadenti nel territorio della città di Catanzaro quello che arriva dalla città fino a Bellino, possano essere passati in gestione e/o competenza da Anas alla Provincia di Catanzaro. Qual è il motivo? Quali sono gli interessi nascosti? Nella semplice considerazione che la Provincia di Catanzaro non ha le capacità, almeno finanziarie di garantire la manutenzione e la sicurezza di un tratto di strada, divenuto immotivatamente e stranamente di ambito locale, nell’eterna sagra di interessi nascosti e non disvelabili nei palazzi del potere locale. Questa - conclude Corsi - è una materia che non si presta ad equilibrismi, soprattutto quando incrocia la responsabilità e la sicurezza anche dei cittadini».