A Palazzo dei Bruzi è scontro tra politica e burocrazia dopo le intemperanze dei cittadini nei giorni dell'assegnazione dei buoni spesa. La dirigente Fittante striglia il consigliere comunale che aveva puntato il dito sui dipendenti degli uffici
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Riceviamo e pubblichiamo la nota a firma dell'avvocato Matilde Fittante, dirigente del Settore Welfare del Comune di Cosenza, sui fatti di via degli Stadi, che hanno richiesto l'intervento delle forze dell'ordine, raccontati nei giorni scorsi su queste pagine.
«Un articolo pubblicato da LaCNews24 riporta la contrarietà e il disappunto del consigliere Lo Gullo sui fatti esposti nel verbale attestante l'espletamento dell'ultima procedura di erogazione dei buoni spesa da parte del Settore Welfare del Comune di Cosenza, firmato dalla responsabile Sofia Vetere e dalla sottoscritta dirigente, Matilde Fittante. Il consigliere sembra voler giustificare ogni forma di descritta aggressività da parte dei cittadini nei giorni di distribuzione dei buoni derubricandola”, sostanzialmente, sotto la voce di legittima reazione avverso la scortesia, l'indisponenza e l'incuranza dei funzionari comunali. Funzionari che, come viene inauditamente dichiarato, «forti del loro stipendio assicurato a fine mese», hanno ignorato o mal compreso la sofferenza di chi pativa la fame, determinandone addirittura l'animosità ed irascibilità.
È d'obbligo per me testimoniare una diversa verità. Una verità che risiede nella laboriosità e pazienza di tutte le unità lavorative in servizio presso il Settore, che ogni giorno - e non soltanto in quelli di distribuzione dei buoni spesa - accolgono ed assistono la popolazione che versa in stato di sofferenza e disagio, nel rispetto delle disposizioni normative che disciplinano la loro presenza in quella sede e, parallelamente, nella cura del supporto e del sostegno all'intera città di Cosenza.
È assolutamente impensabile che i funzionari del Welfare, quotidianamente protesi, ciascuno secondo le proprie mansioni e competenze, alla lotta per l'inclusione sociale e l'abbattimento delle forme di emarginazione abbiano potuto trattare o trattino in “malo modo” coloro i quali identificano quelle categorie.
Non soltanto. È d'obbligo per me testimoniare altresì la correttezza, l'educazione e la profonda umanità del personale dell'intero Settore, che si è profuso, con estrema sensibilità, anche oltre il normale e giusto orario di lavoro, per diversi giorni consecutivi, sino a tarda sera, in un'attività tesa esclusivamente ad aiutare e soddisfare, come sempre, le esigenze della fascia cittadina più sofferente e disagiata. E ciò ha continuato a fare, nonostante l'agitazione e la rabbia di chi prepotentemente ha cercato di introdursi negli uffici amministrativi per accedere alle procedure in lavorazione.
Stupisce ed annichilisce, pertanto, la richiesta, riportata nell'articolo, che qualcuno paghi - e per tutti - deducendosi che sia stata la scortesia degli operatori a determinare l'aggressività dei cittadini, scortesia meritevole, dunque, di perseguibilità. Preciso, a riguardo, che la riunione in commissione consiliare alla quale fa riferimento il consigliere Lo Gullo si è svolta il 18 gennaio alla presenza della sottoscritta, della responsabile Vetere e dell'assessore competente nella massima serenità e attraverso il più tranquillo, giusto, corretto e ragionevole scambio di informazioni e chiarimenti. Gli esiti dell'incontro sono stati di piena concordanza tra gli esponenti degli organi politici e i rappresentanti dell'amministrazione attiva. Contesto assolutamente che il consigliere mi abbia rivolto, in quella sede, l'invito ad escludere da eventuali future procedure assistenziali l'avvocato Vetere, posizione organizzativa del Settore Welfare e funzionario di indiscutibile professionalità, capacità organizzativa e gestionale, senso di responsabilità e correttezza verso il proprio e l'altrui ruolo amministrativo o politico.
Aggiungo che non v'è comportamento alcuno da sanzionare o punire all'interno del Settore da me orgogliosamente diretto con la preziosa collaborazione dell'avvocato Vetere, la cui esperienza, educazione, generosità, serietà professionale e dedizione al lavoro non necessitano di testimonianze ulteriori rispetto ai risultati raggiunti negli ultimi mesi dagli Uffici, come risulta dalla copiosa documentazione depositata presso di essi e riguardante ogni aspetto sociale ed assistenziale di pertinenza. Parimenti non v'è spazio per alcuna insinuazione su presunti comportamenti arbitrari o forieri di ingiustizie, privilegi e discriminazioni. Il Settore Welfare è e sarà, come è sempre stato, a completa disposizione di chiunque voglia avere risposte e chiarimenti in ordine agli esiti delle proprie istanze».