Comune di Reggio Calabria nel caos. Dopo gli avvisi di garanzia al sindaco Giuseppe Falcomatà e ad alcuni assessori della prima giunta in ordine alle procedure di affidamento dell’ex Hotel Miramare, salta anche la seduta di Consiglio comunale. La maggioranza, quasi in blocco, e numerosi assessori, compresi sindaco e vicesindaco, non si presentano in Aula. Scontata, a quel punto, la richiesta da parte della minoranza della verifica del numero legale che non c’era. Al consigliere Antonio Ruvolo che, in quel momento presiedeva la seduta, non è rimasto altro da fare che togliere la riunione.

“Un grave atto di irresponsabilità – ha commentato il consigliere comunale di opposizione Pasquale Imbalzano – all’ordine del giorno c’erano importanti provvedimenti e anche l’approvazione di alcuni debiti fuori bilancio sui quali volevamo gli opportuni chiarimenti”. Ma l’opposizione avrebbe voluto chiedere anche una relazione sulla vicenda Miramare che, invece, non è stata neanche sfiorata in quanto il Consiglio comunale è finito ancora prima di cominciare.

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Imbalzano gira il coltello nella piaga “Non approvare i debiti fuori bilancio è grave perché continuano a produrre interessi. E poi è ancora più grave che la maggioranza sfugga al confronto: avremmo voluto il dibattito sia sul Miramare che sui debiti prodotti da questa Amministrazione e che riguardano la Sicur Center per un mancato pagamento e il caso famoso della vigilessa licenziata e poi reintegrata”. Non mancheranno insomma le gatte da pelare al primo cittadino al suo rientro in città dopo la partecipazione a Cantiere Calabria.

 

Riccardo Tripepi