Sull’argomento Cantiere Calabria, il consigliere regionale Orlandino Greco replica al consigliere regionale Wanda Ferro.

“Ho un grande rispetto nei confronti di coloro che in ragione del proprio pensiero dibattono e argomentano la contrarietà o il dissenso ad un pensiero dominante e altrettanto capisco bene quale sia il ruolo dell’opposizione. È nella logica della democrazia che sia così, negare o censurare un pensiero opposto o differente ne annullerebbe il principio. Per tali ragioni non mi stupiscono le dichiarazioni della consigliera Wanda Ferro in merito a “Cantiere Calabria”, mi dispiace invece, nutrendo grande stima nei suoi confronti, che non abbia fatto un resoconto reale di quanto accaduto nelle tre giorni all’Unical promossa dal Presidente Oliverio.

 

“Nessun tono trionfalistico”

 

Non è stata certamente una “kermesse”, così come l’ha definita, e a dire il vero non si sono visti neanche i toni trionfalistici di cui si racconta ma al contrario sono stati incontri e occasioni di confronto e dibattito su temi di rilevanza politica e strategica che s’inseriscono in quel nuovo percorso già avviato, sin dall’inizio, dalla giunta Oliverio. Si sono susseguite interessanti opportunità formative su tematiche come rifiuti, dissesto idrogeologico, alla presenza di illustri specialisti e di ricercatori delle Università calabresi, così come non sono mancate le analisi sui numeri, sui progetti, sull’efficacia dell’azione politica del governo a guida Oliverio, notevole anche la presenza della stampa e di giornalisti che sicuramente non parteggiavano per alcuno ma hanno esercitato la loro funzione, in positivo o in negativo che sia, d’informazione e comunicazione.

 

“Positiva la presenza dei ministri”

 

La presenza dei ministri invece va necessariamente letta in chiave positiva, ritengo che dopo decenni di totale disinteresse sia importante la presenza istituzionale del Governo centrale che, su questo concordo con la Ferro, dovrà poi concretizzarsi con l’efficacia dei “fatti” di cui la Calabria ha urgente bisogno e che non più essere rinviata. In conclusione, chi ha inteso “Cantiere Calabria” come l’occasione per una passarella ricade nello stesso errore di chi narra di coriandoli e palazzi in festa. La tre giorni ha rappresentato, invece, un checkpoint nel percorso iniziato due anni e mezzo fa e che ha visto nel tempo l’approvazione del QTRP, del Piano Regionale dei Trasporti, della normativa per l’istituzione dell’Autorità Idrica Calabrese, della nuova programmazione sui Fondi Europei, a cui nel tempo si darà il valore e la giusta importanza, perché la Calabria è riuscita così a rimettersi in pari con il resto del Paese, recuperando i ritardi maturati dalle precedenti Giunte sia di centrodestra sia centrosinistra.

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È altresì vero che ci sono ancora molte questioni aperte ed è necessario semplificare e accelerare sulle procedure amministrative e burocratiche e come ha precisato il Ministro Minniti nel suo intervento finale, bisogna eliminare le “emergenze” e lavorare sulla fattività delle cose, così da inserire questa regione non soltanto nei contesti nazionali ma anche europei e internazionali. Il più grande auspicio è che tutto ciò avvenga in un clima di confronto, anche acceso e serrato, che guardi alla realtà delle cose senza strumentalizzazioni o rappresentazioni di parte”.