«Le Regioni hanno condiviso tutti i dati arrivati alla Cabina di regia, che vede la loro partecipazione insieme al ministero della Salute e l’Istituto superiore di sanità. Ogni scelta è stata largamente condivisa e i 21 parametri sono definiti da aprile. Le decisioni sulla suddivisione in zone di rischio del Paese, non sono arbitrarie o politiche, ma supportate da dati scientifici e condivise con le Regioni». Lo dichiarano i parlamentari calabresi del MoVimento 5 Stelle.

 

«La Calabria è rientrata nella zona “rossa” - spiegano - perché sebbene presenti un numero di casi positivi inferiori ad altre regioni ha un’incidenza di contagio Rt a 1,84, quindi molto alta. Questo valore infatti anticipa l’aumento dei casi. Questi dati, sommati alle criticità strutturali della sanità calabrese, mettono in pericolo la tenuta del sistema sanitario, in una Regione che paga anche le scelte delle passate amministrazioni regionali e, per alcuni aspetti, dei commissariamenti. Queste misure verranno rivalutate fra due settimane in base ai nuovi dati e per questo auspichiamo una maggiore collaborazione con la Regione, per mettere in campo misure specifiche per contenere i contagi e tutelare i cittadini calabresi», concludono i parlamentari M5s.

 
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