"Lo scandalo della gestione di Calabria Verde,su cui sta indagando la Procura della Repubblica di Catanzaro, vede la Giunta pesantemente coinvolta con risvolti che potrebbero essere traumatici". Lo ha dichiarato Nicola Morra, portavoce al Senato del M5S che nel commentare lo scandalo Calabria Verde non ha risparmiato il presidente Oliverio. "Oliverio e il suo gabinetto - ha dichiarato il senatore - erano a conoscenza dello sfacelo che si stava consumando sotto la gestione Furgiuele e hanno difeso il direttore generale uscente sino all’ultimo". "Stipendi e benefits faraonici, gare di appalto pilotate e attenzionate anche dalla DDA e forniture milionarie date sempre alle stesse persone - ha spiegato Morra - tutto è avvenuto mentre la nuova Giunta era già in caduta". "Nessun provvedimento - ha contnuato il senatore del M5S - al netto delle dimissioni di Furgiuele, è stato preso nei confronti dèi dirigenti indagati da parte dell’esecutivo regionale". Morra conclude: "È una vicenda vergognosa rispetto alla quale auspichiamo che la magistratura scopra il livello politico superiore che ha consentito e tutelato questi brogli".


La replica di Oliverio: “Se il senatore Morra fosse stato un po’ più attento ai problemi della nostra regione e seguisse con minore prevenzione e con un po’ di obiettività la nostra azione di governo in direzione dell’affermazione della legalità nella vita della Regione e degli enti sub regionali, avrebbe evitato di dire grossolane inesattezze e fesserie. La nostra azione in questo primo anno di governo alla guida della Regione si è sviluppata a 360 gradi per affermare regole e trasparenza. Sono stati realizzati importanti risultati in tale direzione che il senatore Morra, in qualità di rappresentante eletto in questa regione farebbe bene a conoscere. “Calabria verde” e tutti gli enti sub regionali, società in house e Fondazioni sono stati commissariati. Alcuni sono stati messi in liquidazione ed è stato avviato il lavoro per procedere al loro riordino con una drastica riduzione. In alcuni casi sono emerse, anche grazie alla nostra iniziativa, situazioni sulle quali la magistratura ha avviato indagini che contribuiranno a fare chiarezza ed accertare e colpire eventuali responsabilità. Al senatore Morra consigliamo, soprattutto su questi temi, di essere meno prevenuto e di abbandonare la logica delle strumentalità. Dalla sua alta funzione di senatore della Repubblica potrebbe aiutare l’azione nella quale siamo impegnati, non senza ostacoli e resistenze, per l’affermazione della legalità e della trasparenza come condizione primaria per la crescita della nostra terra”.