Porta non a caso la firma del reggente, Franco Russo, il decreto del presidente della Regione Calabria pubblicato appena due giorni dopo l'inchiesta denominata Lande Desolate e nell'ambito della quale è stato disposto l'obbligo di dimora nel comune di San Giovanni in Fiore per il governatore, Mario Oliverio. E' stato, infatti, il facente funzioni Franco Russo a vergare il provvedimento di nomina del reggente del dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità, dopo l'inchiesta della Procura distrettuale antimafia che ha decapitato non solo la Giunta ma anche uno dei settori nevralgici della Cittadella, quello retto fino a qualche settimana fa da Luigi Zinno, anche lui lambito dall'indagine che ha acceso i riflettori sulla gestione degli appalti per la costruzione dell'impianto sciistico di Lorica e per l'aviosuperficie di Scalea.

 

Il dirigente finito agli arresti domiciliari, con l'accusa di falsità materiale, il 17 dicembre scorso è stato infatti sostituito in corsa, a due giorni di distanza dall'applicazione della misura cautelare, da un reggente individuato nella persona di Domenico Pallaria, il quale oltre ad assommare la funzione di dirigente generale del settore Presidenza e direttore ad interim della Protezione civile regionale, dovrà traghettare il dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici e Mobilità fino alla nomina di un nuovo dirigente. Nel decreto presidenziale si specifica che: "Domenico Maria Pallaria, dirigente di ruolo della Giunta della Regione Calabria, è in possesso di una esperienza professionale idonea a garantire temporaneamente la direzione generale del dipartimento Infrastrutture, Lavori Pubblici, Mobilità per un periodo non superiore a quattro mesi".

 

Luana Costa

 

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