«La bozza di legge di bilancio che si appresta a presentare il Governo Meloni è una grande presa in giro verso la Calabria e i calabresi». Ad affermarlo è Enza Bruno Bossio, componente della direzione nazionale del Pd, che commenta così le notizie relative al finanziamento di 3 miliardi di euro in 15 anni, destinato all’ammodernamento della Statale 106.

Tanti soldi, dunque, ma previsti in un arco temporale molto ampio. Troppo per chi in queste ore sta replicando in maniera decisamente critica alla soddisfazione espressa dal presidente Roberto Occhiuto e dallo stesso ministro delle Infrastrutture, Matteo Salvini, che hanno definito epocale l’impegno del Governo.

«Cronoprogramma che sembra una barzelletta»

«La previsione finanziaria per l'ammodernamento della Strada Statale 106 (E90) è un pugno nello stomaco – continua Bossio -, per il semplice fatto che si propone una dilazione di un potenziale finanziamento di tre miliardi di euro fino al 2037. Ribadisco, fino al 2037, cioè, da oggi fino ai prossimi quindici anni. Questo il cronoprogramma, che se non fosse scritto nella legge, sembrerebbe una barzelletta: 50 milioni per gli anni 2023/24, 100 milioni 2025/26, 150 milioni 2027. Per gli anni successivi, ancora peggio - prosegue - si va oltre la conclusione di questa legislatura, proponendo per ogni anno, a partire dal 2028 fino al 2031 un finanziamento di 200 milioni. E poi ancora 250 milioni per il 2032 e 300 milioni annui dal 2033 fino al 2037».

«Senza soldi i tratti già cantierabili»

Una norma che secondo l’esponente dem «rappresenta un non finanziamento, per il suo carattere frammentato e conseguentemente dispersivo». «Ma – aggiunge la dirigente del Pd - è anche la cancellazione della possibilità che l'intera opera da Sibari a Reggio Calabria possa essere realizzata. Se dovesse essere confermato l’articolo della legge di Bilancio, verrebbe meno la copertura del finanziamento necessario per la realizzazione del progetto già cantierabile del tratto Crotone-Catanzaro. Infatti, erano già previsti a budget, nell’allegato al Def del Governo Draghi, oltre 1,335 miliardi per il terzo megalotto e 220 milioni per la tratta Crotone- Catanzaro come quota parte di un fabbisogno di 1,5 miliardi. Con la scelta del Governo Meloni si definanzia questo fabbisogno, considerato che fino al 2027 sono previsti solo 450 milioni. E ancora, non c’è alcuna traccia di un altro progetto già cantierabile, quello della tratta Sibari- Crotone, che vale almeno 1 miliardo. E per il tratto Catanzaro- Reggio Calabria cosa si fa? Dove sono i soldi?».

«Seve un piano che non vada oltre il 2027»

Insomma, una bocciatura senza appello per un provvedimento che secondo Bruno Bossio compromette la credibilità dello Stato. «Sarebbe invece auspicabile – argomenta - un piano finanziario pluriennale, che non vada oltre il 2027 e che possa programmare il finanziamento dei progetti e la realizzazione delle opere per il completamento della Statale 106 fino a Reggio Calabria. Questa mia proposta non è una ipotesi fantasiosa. Se non ci fosse stata la fine anticipata della precedente legislatura parlamentare, come Commissione Trasporti della Camera dei deputati, insieme all'ex ministro Paola De Micheli, avevamo già aperto un’interlocuzione, affinché il Governo Draghi facesse proprie fino in fondo questa scelta».

Occhiuto nel mirino: «Tolga la maglietta della sua squadra»

L’ultima stoccata l’esponente del Pd la riserva a Roberto Occhiuto: «Vorrei che il presidente della Regione dismettesse la maglietta della sua appartenenza politica e che, invece, si facesse coerentemente interprete della sua funzione istituzionale per rappresentare gli interessi della Calabria e di tutti i calabresi, prima ancora che del centrodestra. Altro che svolta epocale. Una siffatta programmazione semmai sterilizza e vanifica la scelta che a livello europeo e nazionale da tempo classifica la modernizzazione della SS106 come opera prioritaria e strategica».

Il sindaco di Cassano allo Ionio: «Sibaritide dimenticata»

Critiche anche dal sindaco di Cassano allo Ionio, Giovanni Papasso, che mette in luce come nella bozza «vengono destinati tre miliardi da spendere soltanto per il tratto Sibari – Catanzaro Lido e, quindi, non si parla nemmeno ancora degli altri lotti del tratto Catanzaro Lido – Reggio Calabria».

Papasso poi definisce una beffa la tempistica e la suddivisione in tranche del finanziamento, con solo «50 milioni di euro per ciascuno degli anni 2023 e 2024». «Ecco perché – aggiunge il primo cittadino di Cassano allo Ionio - i proclami fatti dalla Lega e dal rappresentante del partito del Carroccio, Domenico Furgiuele, che ha vinto il seggio nel nostro collegio alle scorse elezioni di maggio, erano sottotono e non lasciavano trasparire certezze. Mi chiedo che senso abbia avuto lasciarsi andare a trionfalismi quando l’ultima tranche dei soldi per la Sibari-Cz Lido arriveranno nel 2037 e, quindi, solo allora i Comuni, l’Anas e gli altri enti potranno programmare la costruzione della nuova strada. Parliamo di interventi che, nel caso in cui filasse tutto liscio sia a livello burocratico che politico, potrebbero vedere una fine tra cinquant’anni, quando la Sibaritide avrà ormai pochissimi abitanti».
Papasso, dunque, auspica l’intervento delle altre forze politiche del Governo, affinché «imprimano un’accelerazione nello stanziamento dei fondi».