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Mani tra i capelli e umore a mille. Renato Brunetta, capogruppo di Forza Italia alla Camera dei Deputati, ha fatto partire da Reggio l’offensiva finale contro il Pd di Matteo Renzi. “Vinceremo le prossime elezioni e il Sud sarà determinante per l’affermazione della nostra coalizione – ha detto Brunetta – e la Calabria potrebbe diventare fondamentale nella prossima competizione: sono sicuro che conquisteremo tutti e 12 i collegi uninominali”. L’annuncio di Brunetta alla platea che ha riempito la sala Calipari di palazzo Campanella per l’iniziativa elettorale voluta dal capogruppo in Consiglio Alessandro Nicolò. Al tavolo dei relatori anche la coordinatrice regionale del partito Jole Santelli e il vice di Brunetta alla Camera, Roberto Occhiuto. In platea tutti i big in cerca di un posto al sole: Nino Foti, Giovanni Bilardi, Francesco Cannizzaro, Domenico Giannetta e via via lungo una sterminata pletora di amministratori locali. “Non accetteremo candidate imposte dall’alto” ha tuonato Occhiuto suscitando l’applauso della sala e di Brunetta. E poi su Nicolò: “Ha un curriculum assai simile al mio – ha detto ancora Occhiuto – gli manca solo di essere parlamentare”. Praticamente un’incoronazione.
E se Jole Santelli si è goduta la sala stracolma per la seconda volta in pochi giorni “per fare una unica iniziativa – ha ironizzato – avremmo dovuto affittare il palasport”, Brunetta si è preso la scena per un lungo e appassionato discorso. “Avete fretta?” ha chiesto all’uditorio “perché ho da fare un lungo discorso”. Ed è poi partito con un attacco frontale al partito di Matteo Renzi che “ha scippato la democrazia al Paese nel novembre del 2011 e che adesso batteremo alle prossime elezioni”.
“Devo dire grazie a Matteo Renzi – ha ironizzato il capogruppo degli azzurri - Grazie perchè hai distrutto il Pd, grazie perché hai distrutto la sinistra, grazie perchè hai distrutto te stesso. Renzi ha fatto una legge elettorale che aiuta le coalizioni senza avere una coalizione, grazie Renzi. Per la sua fame di potere, per il suo cannibalismo - ha aggiunto Brunetta - ha ucciso, politicamente parlando, tutti i suoi possibili alleati. Adesso il Pd perde un punto a settimana, e noi cresciamo costantemente ormai da mesi. E con chi va a braccetto Renzi? Con alleati inesistenti come la Lorenzin e il suo simbolo petaloso. Vi faccio una previsione: Forza Italia nelle urne supererà il Pd. Liberemo l’Italia dalla dittatura dei buoni a nulla capaci di tutto”.
E poi l’appello al Meridione per un voto che alle prossime elezioni possa garantire una svolta. “Mi sento un uomo del Sud, sono un terrone per scelta. In diverse fasi della mia vita – ha detto Brunetta - ho scelto il Sud, per viverci, da economista, da parlamentare europeo. Io non ho mai accettato un Paese diviso, un Paese a due velocità. Il rilancio economico dell'Italia passa dal Sud. E allora dico, diamo al sud le stesse infrastrutture del Nord, e il Sud farà da solo. Diamo al sud le stesse strade, gli stessi aeroporti, le stesse Ferrovie, le stesse università del Nord. Voglio la perequazione infrastrutturale, al sud ci devono essere le stesse infrastrutture che ci sono al nord. In cinque anni al governo dobbiamo fare questo, dobbiamo prendere questo impegno. Per il sud e per il Paese".
Del resto è proprio nel Meridione che si giocherà la vera partita per la coalizione di centrodestra che viaggi a vele spiegate nel Settentrione. “Secondo tutti i sondaggi il centrodestra è fortissimo al Nord. Vinceremo alla grande in Lombardia, in Veneto, in Piemonte, in Liguria. Faremo cappotto ovunque. La partita decisiva sarà nei collegi, e la battaglia decisiva per avere la maggioranza assoluta si giocherà al sud. Qui in Calabria possiamo fare cappotto: 12-0. E con un sud protagonista avrete, avremo una grande vittoria e poi dovremo assumerci tutte le responsabilità che sono conseguenti ad un grande risultato”.
Il che vuol dire vincere le politiche per poi tornare forza di governo anche nella Regione. “E allora – ha concluso Brunetta - prepariamoci ad un grande 2018, a livello nazionale e in Calabria, per voi. E dopo la vittoria alle politiche qui avrete la strada spianata per le elezioni regionali dell'anno prossimo. Riprendetevi la regione, mandate a casa la sinistra”.
Riccardo Tripepi