“Non ci ha colti di sorpresa la notizia ufficiale della decisione di Arturo Bova di lasciare il nostro Partito, perchè ne avevamo parlato da più giorni e da più tempo avevamo raccolto il disagio del nostro Compagno di gruppo nell’affrontare le vicende legate al Partito Democratico a Catanzaro e Lamezia”. Così Giuseppe Giudiceandrea, capogruppo DP in Consiglio Regionale.

 

“Francamente ritenevamo di aver convinto Arturo a non abbandonare un Partito che, come giustamente sottolinea Giovanni Puccio, si accinge a vivere una stagione di congressi e battaglie che, inevitabilmente, ne comporteranno evoluzioni e cambiamenti. Lo stesso ha sempre tenuto a rassicurarci, più con gli atti che con le chiacchiere, della sua affidabilità e lealtà alla linea politica del Partito Nazionale e soprattutto della compagine di centro sinistra che oggi guida la Regione Calabria, mettendo di recente da parte ogni umano rancore personale, pur di far procedere il gruppo dei DP e l’intera coalizione verso la tranquilla ed unanime elezione dell’ufficio di presidenza a Palazzo Campanella.

 

Ed allora hanno ragione Mimmo Bevacqua e Giovanni Puccio quando si chiedono il primo se non sia giusto interrogarsi sulle ragioni di un abbandono di un Compagno di percorso, ed il secondo se non sia ingeneroso affondare il coltello della propria critica a tutto il Partito, di cui si è fatto parte e condiviso un percorso fino a poche ore prima dell’abbandono, coinvolgendo indirettamente quanti, invece, in questa compagine continuano a credere e lottare, spesso senza gli onori di un riconoscimento popolare.

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Riteniamo, dunque, che alla sicuramente dolorosa decisione del nostro, debba seguire un attimo di doveroso silenzio e di riflessione, perchè l’enfasi del momento non renda più profonda la divisione in momenti in cui è per primo il nostro segretario nazionale, Matteo Renzi, a sentire la necessità di un richiamo all’unità della sinistra, tutta. Arturo Bova ha assicurato a noi che continuerà il proprio percorso politico all’interno del gruppo DP, perchè è nella lista DP che è stato eletto e vuole continuare a lavorare, seguendone linea politica e direttive condivise.

 

Continuerà a dare il suo apporto, dai banchi del Consiglio e dalla Presidenza della Commisione anti n’drangheta, alla battaglia di “normalizzazione” di una regione straordinariamente complessa, che è stata intrapresa e verrà portata a termine dal centro sinistra capeggiato dal Presidente Oliverio. Lo farà dalle file di Articolo Uno, rappresentando plasticamente che è possibile, per primo in Calabria, l’unità ed il buon governo del centro Sinistra nel nostro Paese”.