«Siamo contrari al referendum e abbiamo manifestato le nostre perplessità, ma se si svolgesse voteremmo "no" alla modifica dello Statuto». Lo afferma il vicecoordinatore regionale Ncd Giovanni Bilardi. «La legge statutaria indica nettamente che non ci vorrebbe il quorum del 50% di elettori - afferma Bilardi - e del resto sarebbe stato assurdo il contrario: non è necessario il quorum per la riforma dell'articolo 138 della Costituzione».


«Abbiamo detto no perché crediamo che la Calabria non debba sopportare costi inutili - prosegue Bilardi - ma nessuno può dire che un'iniziativa prevista dallo Statuto non sia legittima. Ovviamente se Forza Italia presenterà le firme e si terrà la consultazione - continua Bilardi - sarà nostro dovere esporre il pensiero del partito che è contrario alla riforma e che si è astenuto in Consiglio per rispetto istituzionale nei confronti di chi governa».


«In Consiglio ci siamo astenuti - prosegue il senatore di Ncd - perché su questi temi sono stati fatti nel passato e nel presente solo pasticci.
Riteniamo non congruo che un'istituzione legislativa definisca in modo categorico la necessità di avere rappresentanti dell'esecutivo che siano solo esterni, perché non è così che si separano le funzioni legislative e amministrative».


«Crediamo, infine, - conclude Bilardi - che sarebbe un errore se l'eventuale decisione di non procedere alla deposizione delle firme da parte di Forza Italia avvenisse per motivi che nulla hanno a che fare con l'azione politica e in questo senso gli amici di Fi si giocano molta credibilità nei prossimi giorni».