«Sono solo indiscrezioni, non è affatto vero che non ci andava bene Giacomo Saccomanno. C’è solo stata una sana dialettica all’interno del partito, si è discusso delle cose che vanno e di quelle che al contrario devono essere cambiate. Forse qualcuno ha voluto enfatizzare i toni, ma in realtà non c’è stata alcuna lamentela. La Lega gode di ottima salute e va avanti così». Con queste parole Roy Biasi, membro della segreteria nazionale della Lega, intervistato dal nostro network,  prova a mettere a tacere le voci che lo vedevano tra coloro i quali chiedevano “la testa” del commissario regionale Giacomo Francesco Saccomanno.

Biasi chiarisce che nel corso della riunione svoltasi nei giorni scorsi a Roma in realtà «si è solo discusso della riorganizzazione del partito e sono venute fuori una serie di questioni che ognuno ha sollevato. La questione – sottolinea Biasi – è che stiamo definendo alcuni ruoli, soprattutto su Reggio Calabria, dove stiamo cercando sia un coordinatore cittadino che uno provinciale. La volontà del nostro leader Salvini è quella di riorganizzarci sul territorio, in modo tale da triplicare i tesseramenti. Da qui ci stiamo preparando anche per un impegno importante, ossia le politiche del prossimo anno. Come partito ci stiamo preparando al meglio, cercando di radicarci sul territorio quanto è più possibile, con lo scopo di insediarci in tutti i comuni».

Per quanto riguarda Nino Spirlì, ex presidente f.f. della Regione, Biasi sostiene che «è una risorsa della Lega assolutamente imprescindibile, lui è a completa disposizione del partito. In questo momento riveste un ruolo importantissimo, essendo vicepresidente della Fondazione Musaba che gli assorbe parecchio tempo, ma nonostante questo ha manifestato ancora una volta la sua disponibilità nei confronti del partito a Roma, dando anche qualche indirizzo e qualche idea rispetto a quella che può essere una migliore organizzazione dello stesso, offrendo degli spunti anche per quanto riguarda l’azione politica. Al momento non ha un ruolo ufficiale all’interno del partito, ma da quanto ho capito, presto ne avrà uno. La questione è che si è partiti dal basso per riorganizzare un po’ tutto e a tempo debito si sistemeranno tutti i tasselli».