Il leader di Forza Italia conferma l’intenzione di tornare in Parlamento. Sui rischi di autoritarismo in caso di vittoria del centrodestra taglia corto: «Fissazione ridicola della sinistra»
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Politica in fermento in vista delle elezioni del prossimo settembre. Nelle ultime ore, ad annunciare la discesa in campo anche il presidente di Fi, Silvio Berlusconi, ospite di "Radio Anch'io" su Radio Raiuno: «Ci sto pensando, perché ho avuto pressioni da parte di tantissime persone, non solo da parte di Fi. Quindi penso che alla fine mi candiderò al Senato».
Quanto all'ipotesi di Giorgia Meloni premier, il Cav ribadisce: «Noi abbiamo sempre detto che chi ha più voti, verrà proposto al capo dello Stato come candidato-premier. Se sarà Giorgia Meloni io sono sicuro che si dimostrerà adeguata al difficile compito».
Quindi, nel commentare l'allarme lanciato dai leader del centrosinistra sui rischi di autoritarismo in caso di vittoria del centrodestra alle prossime elezioni, Berlusconi spiega: «Ho l'impressione che questa preoccupazione sia molto enfatizzata dalla sinistra. Il Pd in questi giorni sembra impegnato a creare un nuovo Cnl, come se si trattasse di liberare il Paese dal nazismo. Tutto questo è un po' ridicolo e non fa bene di certo alla qualità del dibattito politico. In Europa c'è molta più maturità, più responsabilità, più rispetto per noi e per l'Italia». «Io non mi appassiono molto a questa competizione - ha aggiunto Berlusconi - mi interessano molto di più le cose da fare per caratterizzare il centrodestra di governo», conclude.