«A quasi una settimana dalle elezioni provinciali di Catanzaro continua a tenere banco la pubblica analisi politica da parte dei maggiorenti delle formazioni in campo riguardante ora la sconfitta, ora la “non vittoria” di Ernesto Alecci, fino alla “quasi sconfitta” di Sergio Abramo». È il commento di Alessia Bausone,  esponente Pd in merito alle elezioni provinciali e al clima politico a Catanzaro.

«I toni e i contenuti veicolati – ha aggiunto - mi portano a pensare che ci sia un picco di testosterone nell’aria e che queste elezioni dimostrino principalmente due cose non degne di passare inosservate: la mortificazione della rappresentanza femminile della Provincia e la mancanza in tutte le formazioni in campo (siano esse corrispondenti a partiti politici, a singole o più personalità) di puntare su un reale ed effettivo rinnovamento». Elezioni, a dire della Bausone «poco sentite dai cittadini a causa del farraginoso e poco democratico sistema di voto (che tutti contestano, ma nessuno impugna davanti a un Tribunale), per la prima volta prevedevano le quote di genere nelle liste elettorali del 40 e 60%».

«Ad essere tradite sono state le donne»

Le donne, quindi, sono dovute entrare forzatamente nella rosa dei candidati, «con tanto di crisi mistica dei capi politici al momento della stesura delle liste. Sono state inserite nella competizione, pur non competendo affatto, dato che la maggior parte di loro non si è nemmeno auto-votata, votando, invece, per un candidato uomo. Nessuna area politica ha ritenuto di contemplare la presenza nell’eligendo consiglio di almeno una donna, secondo i propri “accordi pre-elettorali”».

Ad elezioni ultimate: «da destra a sinistra si parla di transfughi, di boia e si va a caccia di traditori, sappiate che quelle veramente tradite sono le donne e le loro istanze, “cosucce” per molti alti notabili. Eppure – rimarca -  secondo i dati Istat 2018 in Provincia di Catanzaro la popolazione maschile pari al 48,8%, 176028 uomini, mentre la popolazione femminile è pari al 51,2%, 184795 donne che la politica fa finta di non vedere».

«Si sostenga la legge regionale su doppia preferenza»

Quindi «al neo presidente della Provincia e sindaco Sergio Abramo, inequivocabilmente vincitore delle elezioni, va il mio umile augurio, ma anche la richiesta di sostenere con forza la proposta di legge regionale “ad iniziativa del consiglio comunale capoluogo di Provincia” presentata dai consiglieri comunali Battaglia e Costanzo sulla doppia preferenza di genere nella legge elettorale che si discuterà nel prossimo consiglio a dimostrazione che Catanzaro possa veramente, nonostante le ultime  errate scelte politiche, essere veicolo di cambiamento».

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