Il ministero dell’Interno ha garantito il trasferimento di 500.000 euro da impiegare per la raccolta e lo smaltimento delle macerie prodotte dalla demolizione della baraccopoli di San Ferdinando. È l’annuncio del sindaco Andrea Tripodi, che proprio ieri ha ricevuto la comunicazione della prefettura di Reggio Calabria, e che ora prepara l’ente a indire la gara che pone fine anche alle polemiche rispetto ad una operazione – lo smantellamento del ghetto dei migranti – che ormai a risale a 14 mesi fa.


«Sono purtroppo abituato e rassegnato ai ritardi», ha commentato il primo cittadino che, perlatro, ha spiegato la volontà di procedere ora a un tipo di intervento particolare. «Tenteremo un tipo di smaltimento che punti al rispetto quanto più possibile dell’ambiente, con la posa di alberi e piante tale da ridurre gli effetti nocivi sul terreno». Nelle ore della illustrazione del decreto Rilancio, che prevede una sanatoria a tempo per i migranti irregolari, Tripodi si è detto deluso per la misura varata dal “suo” governo.

«I diritti non sono a tempo - ha commentato – serviva più coraggio e capacità di sintesi per fare in modo di rendere definitivamente visibile e in regola una umanità fin qui sfruttata, che, invece, contribuisce alla tenuta di settori economici fondamentali».