Il candidato del centrodestra sfiderà Maria Teresa Fragomeni: «I cittadini dopo la frammentazione del primo turno faranno sintesi sul nostro programma ambizioso»
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Domenico Barranca, candidato sindaco del centrodestra a Siderno che andrà al ballottaggio domenica 17 ottobre con la candidata del centrosinistra Maria Teresa Fragomeni, in una nota si dice «fiducioso» sull'esito finale del voto. Barranca, nel corso della campagna elettorale, ha ricevuto il sostegno del vicepresidente di Coraggio Italia, Giovanni Toti.
«Sono pronto, ancora una volta - afferma Barranca - a misurarmi nel confronto politico, forte di un progetto e di un'idea che vuole guardare lontano per Siderno e i suoi cittadini. Sono certo che adesso, superata la frammentazione politica determinata dalla presenza di ben 5 candidati a sindaco, la gente di Siderno farà sintesi rispetto alla bontà della nostra proposta politica, fondata su un programma lungimirante, ambizioso e competitivo e rafforzata dalla presenza di persone, giovani, uomini, donne, professionisti, che hanno scelto di condividere un progetto volto a risollevare, anzi rivoluzionare, il ruolo di Siderno, come Comune capofila della locride».
«Vogliamo andare oltre i vecchi metodi della politica. Lo abbiamo proclamato durante la prima fase di campagna elettorale e lo ribadiamo oggi nel momento in cui c'è bisogno di serrare le fila per dare vita ad un nuovo corso che dia slancio e vigore ad una comunità che non può e non deve restare passiva davanti ai fallimenti della politica, come l'abbiamo vissuta e subita fino ad oggi, ma si deve sentire responsabile, chiamata in prima persona per determinare quel cambiamento che noi vogliamo rappresentare e che tantissimi desiderano».
«La squadra che mi ha affiancato in questa campagna elettorale - dice ancora il candidato sindaco del centrodestra di Siderno - ha dato il meglio di sé, sia in termini personali che politici. Non è stata scelta gente a caso, ma sulla base di competenze, passioni e professionalità che ognuno ha messo a disposizione della collettività. È ancora tutto da decidere e la bandiera con la quale abbiamo deciso di presentarci è quella di una volontà comune, di un entusiasmo che intendiamo offrire a questa città perché ritrovi il proprio ruolo e la propria funzione in un territorio finora relegato a confine o, ancora peggio, a frontiera».