«La seduta del Consiglio regionale di oggi è servita a fare chiarezza sulle posizioni dei partiti in ordine al Ddl di Calderoli e della Lega sull’autonomia differenziata. Il centrodestra, obbedendo al suo governatore, ha votato un documento miope in pieno sostegno al percorso già avviato in Parlamento per l’approvazione della “secessione dei ricchi”, così come è stata definita dai vescovi della Calabria. Le opposizioni hanno provato, invano, a chiedere una presa di posizione chiara e contraria alla riforma, ma il loro documento unitario è stato bocciato. Un documento che invitava a esprimere biasimo per le parole espresse dal ministro Calderoli nei confronti dei meridionali, a dare impulso a un’iniziativa legislativa volta a un regionalismo solidale e a diffidare il governo nazionale dall’approvare l’autonomia differenziata». A sostenerlo sono i consiglieri del gruppo del Pd al termine del dibattito sull’autonomia differenziata che ha impegnato oggi il Consiglio regionale.

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«Non abbiamo mai visto così in difficoltà il presidente Occhiuto – affermano i consiglieri dem – che si è limitato a dire “non sono un Masaniello” per difendere la sua posizione di ambiguità totale su una riforma che cancella il futuro della Calabria. Dietro al solito slogan “no money no party” Occhiuto, con la sponda della sua maggioranza, ha provato a tenersi in bilico con la speranza che la riforma non venga mai applicata proprio per l’impossibilità di finanziare i Lep». Per i consiglieri dem si tratta di «irresponsabilità pura. La Calabria non può permettersi di correre un rischio simile soltanto per interessi elettorali e per l’accordo raggiunto a Roma per tenere insieme la riforma del premierato, dell’autonomia e della giustizia, così come ha evidenziato Ernesto Alecci nel corso del suo intervento».

«Il Consiglio regionale – concludono i dem – ha perso un’occasione importante sacrificando la possibilità di difendere i diritti fondamentali dei calabresi, dalla sanità all’istruzione, soltanto per regalare uno spot elettorale a Salvini. E Occhiuto ha dimostrato in pieno il suo atteggiamento pilatesco convinto che i calabresi abbiano l’anello al naso e non capiscano quanto stia succedendo, così come aveva preannunciato nel corso del suo intervento il vicepresidente Iacucci».

Boccia: «Calabria conferma tensioni in maggioranza»

Sul dibattito calabrese a proposito di autonomia differenziata è intervenuto Francesco Boccia, capogruppo del Pd al Senato. «Continua il tiramolla nella maggioranza sull'autonomia differenziata di Calderoli. Oggi il consiglio regionale della Calabria ha espresso forti riserve su questa riforma. Fino ad ora le regioni governate dal centrodestra erano state un blocco unico, monolitiche, nel difendere le riforme annunciate dal governo. Solo il no delle regioni governate dal centrosinistra ha impedito che venissero firmate le intese preventive in Conferenza Stato-Regioni. Se un consiglio regionale del nostro Mezzogiorno, che vede una maggioranza di centrodestra, a forte prevalenza di FI, esprime perplessità sul progetto autonomista, vuol dire che quel partito si sta smarcando. E anche FdI sta frenando sull'ipotesi di accelerazione dell'iter che la Lega voleva imporre alla Camera. Mi sembra ci siano forti tensioni nella maggioranza di destra e qui in Senato vedremo che atteggiamento avrà la destra sul premierato. La nascita dei comitati per il premierato ci preoccupa perché è la prima volta che nascono comitati referendari prima ancora che ci sia stato il primo voto parlamentare. Se la maggioranza si prepara allo scontro ci troverà pronti. Ma è sempre più evidente che a destra anche su premierato e autonomia ci sono forti tensioni».

Irto: «Centrodestra calabrese inizia a vacillare»

«L’autonomia differenziata comincia a dividere la maggioranza di centrodestra nel Consiglio regionale della Calabria». Lo osserva, in una nota, il senatore Nicola Irto, segretario del Pd calabrese, che sottolinea: «Finalmente, grazie al lavoro di informazione e opposizione che stiamo conducendo nelle istituzioni e nelle piazze, così come all’incessante battaglia politica del gruppo consiliare del Pd, il centrodestra in Consiglio regionale inizia vacillare sul sostegno al ddl Calderoli, che appare come puro baratto tra le forze del governo nazionale, a discapito dell’unità del Paese e dell’eguaglianza dei cittadini. Noi continueremo a contestare e contrastare l’autonomia differenziata. Vedremo – conclude il senatore Irto – se il centrodestra avrà il coraggio, a Roma come a Reggio Calabria, di ignorare i richiami della coscienza, che stanno emergendo con estrema chiarezza».