«Premesso che non possiamo ancora dire di conoscere a pieno come l’autonomia differenziata verrà attuata, da volontario credo che un tema serio sia quello della sussidiarietà. Principio che deve essere mantenuto e che deve rimanere forte. Nessuno deve essere lasciato solo, deve essere abbandonato dal sistema centrale perché tutti, tutti ci riconosciamo in un unico Stato che è quello italiano».

Il presidente nazionale Associazione Volontari Italiani del Sangue, Gianpietro Briola, nei giorni scorsi a Reggio Calabria per celebrare i 70 anni dell'Avis comunale, invita a vigilare per preservare il principio di sussidiarietà. Nei rapporti tra i diversi livelli territoriali di potere, lo svolgimento di funzioni pubbliche deve essere svolto al livello più vicino ai cittadini. Tali funzioni sono attratte dallo Stato centrale solo laddove questo sia in grado di svolgerle meglio, salvaguardando i diritti e il soddisfacimento del bene comune: in questo consiste la sussidiarietà.

«Nella Repubblica lavorano tutti, gli Enti amministrativi, il terzo Settore, le associazione del Volontariato. I risultati migliori – evidenzia il presidente nazionale Avis Gianpietro Briola – si conseguono solo se vige il principio di sussidiarietà. Il concetto di autonomia non deve compromettere questo. Se fosse un'autonomia troppo spinta esisterebbe il rischio che qualcuno ci rimetta e non possono essere sempre gli ultimi. Questo va evitato». Continua a leggere su llReggino.it.