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«La Pasqua 2018 illumini i consiglieri regionali della Calabria, ancora in tempo a ridursi lo stipendio e a rinunciare ai loro vitalizi. Noi parlamentari 5stelle ci siamo già tagliati l'indennità e siamo in guerra contro i privilegi di palazzo, in un momento di grave crisi economica e di crescente sfiducia verso i partiti».
Lo afferma, in una nota, la senatrice M5s Bianca Laura Granato, che aggiunge: «Nella regione più povera d'Europa, i consiglieri regionali ricevono al mese l'equivalente di tre mensilità e mezzo di stipendio medio di un calabrese, pur senza grandi fatiche e risultati concreti. Nel complesso, una legislatura dei consiglieri regionali costa ai calabresi quanto noi abbiamo versato al Fondo per il Microcredito, il che fa riflettere.
Con un esposto - prosegue la senatrice 5stelle - alla Procura reggina, abbiamo già interrotto la lunga pacchia dei componenti delle strutture speciali del Consiglio regionale, che non timbravano il cartellino e giravano per voti a spese dei contribuenti. In Calabria c'è una disoccupazione giovanile al 60%, il territorio è devastato dal dissesto idrogeologico e la depurazione è inesistente. Come se non bastasse, il sistema dei trasporti e la sanità pubblica sono da Terzo mondo. Perciò i consiglieri regionali dovrebbero dare segnali di solidarietà reale.
Esprimo vergogna e riprovazione - conclude Granato - per la loro mancanza di sensibilità verso gli ultimi: i percettori di mobilità in deroga, i tirocinanti della Giustizia e le migliaia di precari gabbati. I calabresi spazzeranno via questa classe politica, piantata in Regione grazie al bisogno di tanti, ricattati con le briciole rimanenti dal banchetto degli ingordi».
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