Aggiustamento prevalentemente tecnico derivante da maggiori entrate per 31,3 milioni di euro e per una riduzione di spesa da 21. Arrivano i soldi per pagare gli stipendi ai lavoratori dei Consorzi di bonifica (ASCOLTA L'AUDIO)
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Si è aperto con un minuto di silenzio il Consiglio regionale convocato per questo pomeriggio e cominciato con quasi due ore di ritardo. «Vicinanza e solidarietà» alla comunità dell’Isola d’Ischia è stata espressa a nome dell’Assemblea dal presidente Filippo Mancuso, secondo cui è «necessario un cambio di passo per garantire la sicurezza dei cittadini».
Giacomo Crinò ottiene l’inserimento di una Mozione per evitare che i comuni in dissesto e in pre dissesto vengano esclusi dai bandi del Pnrr che ha di per sé dei tempi molto stringenti. Per Occhiuto, «è doveroso» da parte del Consiglio sondare l’opportunità.
Inserita all’ordine del giorno, su richiesta di Luciana de Francesco (FdI), anche la mozione che impegna la giunta a dichiarare lo stato di calamità per la costa tirrenica flagellata dal maltempo di questi giorni.
A nome del gruppo dem, Raffaele Mammoliti ringrazia il dimissionario Nicola Irto per il ruolo esercitato in questi anni all’interno di Palazzo Campanella. «Chi viene chiamato a svolgere funzioni in altre sedi non può ritardare la scelta, etica e politica, che dà un profilo di autorevolezza e prestigio alle istituzioni».
L'Assestamento di Bilancio
Considerato che l'udienza per il Giudizio di parificazione sul Rendiconto 2021 è stata fissata dalla Sezione di controllo per la Calabria il prossimo 1 dicembre e tenuto conto del termine di legge per effettuare alcune tipologie di variazioni di bilancio, fissato al 30 novembre, si procede all'adozione dell'assestamento del bilancio 2022-2024 – illustrato dal presidente della Commissione Bilancio, Antonio Montuoro - che contiene «le variazioni improcrastinabili» necessarie a riportare nel bilancio le risultanze del Rendiconto 2021, a rafforzare gli equilibri di bilancio, a garantire la corrispondenza con le risultanze delle società partecipate (circolarizzazione debiti/crediti) e, in parte assolutamente residuale, a fare fronte ai maggiori fabbisogni emersi nel corso della gestione dell'anno 2022».
Una manovra prevalentemente tecnica che ammonta, per l’annualità 2022, a 52 milioni di euro, derivanti per 31,3 milioni da maggiori entrate e per 21 milioni da riduzione di stanziamenti di spesa.
Princi: «1,1 milioni aggiuntivi per il diritto allo studio»
L’assessore al Bilancio Giusi Princi ribadisce l’importanza della manovrina, sottolineando la rideterminazione dei residui attivi e passivi. «Per dare risposta ad alcune emergenze sociali, abbiamo soddisfatto un impegno con il presidente Occhiuto. Avevamo stanziato 4 milioni per il diritto allo studio, risorse esigue che abbiamo rimpinguato con 1 milione e cento mila euro». Ricorda poi che il sistema integrato istruzione/formazione è stato introdotto con decreto nel 2017, e che purtroppo la Calabria non ha utilizzato le risorse. «Abbiamo coinvolto gli organismi di settore ed abbiamo risorse non spese pari a 30 milioni di euro da cui partiremo insieme a risorse per 70,8 milioni destinati al mondo dell’infanzia».
Saranno aumentati i servizi educatici e i Poli dell’infanzia – ha detto Princi –. Dobbiamo restituire dignità agli invisibili, a quei bambini rimasti ai margini. La nuova programmazione del diritto allo studio ha come obiettivo l’istruzione e quindi l’inclusione. Sulla base del modello Isee daremo l’opportunità alle famiglie di acquistare libri di testo, e abbonamenti per il trasporto, con l’estensione delle borse di studio anche per le scuole di secondo grado. Risorse ai comuni per pulmini per garantire il trasporto scolastico. Abbiamo già fatto ricognizione con il Dipartimento: destineremo pulmini green per un totale di 50 milioni di euro».
Le opposizioni si astengono
Antonio Lo Schiavo, annuncia l’astensione evidenziando però le criticità dell’assestamento: «Siamo costretti ad aumentare delle coperture perché ci sono dei campanelli d’allarme inquietanti: aumentiamo i crediti di dubbia esigibilità, ma soprattutto aumentiamo di 5 milioni di euro il contenzioso; aumentiamo di 12 milioni il fondo di riserva e prudenzialmente stanziamo oltre 5 milioni per regolare le situazioni pregresse di sofferenza degli enti strumentali. Una manovra costretta a dover difendersi dalla criticità economiche di questa Regione».
Lo Schiavo chiede quindi di affrontare in maniera organica la questione delle partecipate, che già in passato aveva suggerito di monitorare con un organismo ad hoc, ribattezzato dai detrattori come uno spreco di risorse.
Ferdinando Laghi, parla con l’impermeabile per sottolineare le basse temperature dell’aula che, sembra, rispondano ad una esigenza di risparmio dell’ente. Il capogruppo “de Magistris presidente” si focalizza sull’emendamento «condivisibile» - pari a 1,9 milioni - relativo ai Consorzi di Bonifica. Per lui però rimane il problema della loro efficienza: «Bisogna necessariamente intervenire per la loro organizzazione, fermo restando che i lavoratori vanno retribuiti».
Il capogruppo cinquestelle Davide Tavernise ne approfitta per sottolineare che al 20 ottobre le mensilità arretrate dei lavoratori dei Consorzi ammontano a 1,8 milioni di euro, cifra che coincide con le risorse stanziate nell’Assestamento. Per lui i soldi non vanno ripartiti ugualmente tra i vari Consorzi perché le situazioni sono molto diverse da realtà e realtà.
Raffaele Mammoliti (Pd) annuncia di non voler polemizzare sulla manovra, perché «l’Assestamento di per sé non consente di fare ragionamenti di sviluppo, ma credo – aggiunge - sia giusto non ragionare solo in maniera burocratica, ma si dovrebbe avere l’obiettivo di liberare risorse per riforme di rilancio e anche strutturali. Ci sono delle risorse per assumere delle figure specifiche per aggredire il contenzioso che ingessa il Bilancio».
Il capogruppo dem Domenico Bevacqua sposa il punto di vista di Lo Schiavo: «In questa regione si continua a far finta di nulla – esclama -. O abbiamo forza e coraggio per dire ai calabresi qual è il debito che lasceremo alle future generazioni o non si capisce che veniamo a fare qui». Bevacqua si riferisce all’aumento di 500 milioni per i residui passivi, e chiede alla Princi una risposta plausibile. «In questa manovra vediamo un ritorno indietro di qualche decennio. Vediamo mance elettorali solo ad alcuni Comuni che non condividiamo nei criteri osservati per distribuirli».
Pe Pasqualina Straface (Fi) a cui spetta l’onere di difendere la manovra, nell’Assestamento «ci sono indirizzi politici chiari». Grande soddisfazione è stata espressa in marito al Por approvato dalla Comunità Europea che vede la Calabria con una dotazione di ben oltre i 3 miliardi di euro.
Il capogruppo azzurro, tra i neo parlamentari, Giovanni Arruzzolo ribatte a Bevacqua che i contributi ai Comuni non sono mance. «Arriveranno presto le mie dimissioni – aggiunge - non lo sto facendo ora perché essendo capogruppo non è corretto lasciare la redazione del Bilancio di funzionamento del gruppo consiliare».
Katya Gentile (Fi), co-firmataria dell’emendamento per i Consorzi di bonifica, si dice ben conscia che le risorse non basteranno a risollevare gli enti: l’esperienza del passato deve tornare utile per una riforma che è una sfida complessa ed articolata».