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Trenta, Casole Bruzio, Pedace, Serra Pedace e Spezzano Piccolo: questi i cinque comuni della Presila Cosentina che presto potranno essere accorpati in un solo comune che prenderà il nome di Villa Bruzia. Un obiettivo auspicato da migliaia di cittadini che già da qualche anno portano avanti la battaglia per la fusione.
Il consiglio regionale della Calabria ha infatti annunciato e ufficializzato la data di svolgimento del referendum popolare per la fusione dei comuni che si svolgerà il 22 marzo prossimo.
«La popolazione interessata –sottolinea il Movimento Presila Unita - sarà chiamata a scegliere se rimanere nell’impasse burocratica/economica/amministrativa che caratterizza i piccoli comuni esistenti, sempre più martoriati dalle restrizioni imposte dal governo centrale e bloccati da un’insufficienza di risorse che non consentono l’adeguato sviluppo economico e sociale che questo territorio meriterebbe, o se “fare la storia” della Presila scegliendo quale strada da percorrere quella della realizzazione del comune unico presilano».
Il Movimento sottolinea anche che la richiesta di fusione risulta essere «l’unica, nell’intero panorama nazionale, ad essere ad iniziativa popolare, accompagnata, tra l’altro, da circa 2000 firme. Un’istanza avanzata dal popolo presilano, quel popolo fiero ed orgoglioso che ha contribuito alla ricchezza della nostra Calabria e che, ancora una volta, ha dimostrato di guardare al futuro e di saperlo anticipare. Una proposta di ampio consenso che dimostra che la buona politica Unisce e non divide» Nei prossimi giorni verrà costituito anche un Comitato per il SI.
Se il referendum avesse esito positivo si tratterebbe della seconda fusione in Calabria. La prima è quella relativa all’unione dei tre comuni del Catanzarese, Nicastro, Sambiase e Sant’Eufemia, che diedero vita nel 1968 alla nascita del comune di Lamezia Terme. Tra diverse polemiche e posizioni contrastanti, avviato anche il processo di fusione di due tra i comuni più grandi di Rossano e Corigliano.
Manuela Serra