VIDEO | Le prime dichiarazioni della parlamentare: «Una designazione che avverto come responsabilità per le sfide che si dovranno affrontare in giro per la nostra regione ma anche come riconoscimento al mio operato». Individuati anche i 5 responsabili provinciali
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Giuseppe Conte ha sciolto le riserve ed ha indicato Anna Laura Orrico quale nuova coordinatrice del Movimento 5 Stelle in Calabria. Dopo quasi un anno, pertanto, la nostra regione torna ad avere un punto di riferimento dopo il passo indietro Massimo Misiti.
«Essere coordinatrice del MoVimento 5 Stelle Calabria - ha detto la parlamentare - è una designazione che avverto come una responsabilità per le sfide che si dovranno affrontare in giro per la Calabria, ma anche come una soddisfazione per il riconoscimento attribuito al mio operato».
Nominati anche i coordinatori provinciali: Luigi Stranieri (Catanzaro), Giuseppe Giorno (Cosenza), Elisabetta Barbuto (Crotone), Luisa Santoro (Vibo Valentia), Giuseppe Fabio Auddino (Reggio Calabria).
Orrico, dopo essere stata indicata dal Movimento 5 Stelle anche quale membro della Commissione di vigilanza Rai, ottiene un nuovo e prestigioso incarico in quella che è la sua regione. Durante l’ultima tornata elettorale ha sbaragliato a sorpresa la concorrenza di Andrea Gentile, per il quale però potrebbero riaprirsi le porte della Camera. Manovra questa a cui i pentastellati stanno tentando di opporsi in ogni modo. A perdere il seggio, nella peggiore delle ipotesi, sarebbe però Elisa Scutellà e non lei.
«Ringrazio il presidente Giuseppe Conte ed i colleghi per la fiducia accordatami che spero di ripagare con impegno e dedizione - ha aggiunto Anna Laura Orrico -. A me, ed alla squadra di coordinatori locali che è stata varata – cui va il mio più sincero in bocca al lupo –, il compito di rafforzare la presenza del Movimento sui territori, includere le forze sane presenti nella società civile, migliorare il dialogo fra le persone e le istituzioni. Ci dovremo adoperare per costruire un gruppo di cittadine e cittadini espressione di una politica alta ed altra a latitudini difficili che scelga sempre e comunque di agire per il bene comune valorizzando la partecipazione attiva. Ci vediamo nelle strade e per le piazze».