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Con circa il 34% di preferenze e 41.208 voti si chiude la campagna elettorale di Andrea Gentile, candidato per la Camera per Forza Italia al Collegio Uninominale 01 Castrovillari-Paola. «Impegnativa, emozionante, stringente visti i tempi ridotti con i quali è stata condotta e certamente non è stato possibile arrivare in ogni posto, estenuante ma sempre ricca di momenti intensi, di ascolto di un territorio che soffre l’abbandono, l’allontanamento da quella politica che ha reso fragile anche le scelte ma in fondo è la realtà dell’intera regione e la disfatta di quel Partito che la governa ne è la prova», queste le parole con cui Gentile ha chiuso la sua prima esperienza da politico.
L’avvocato Gentile ha sempre ripetuto nei suoi vari incontri che sarebbe stato più facile accettare altre proposte di candidatura che il suo Partito gli aveva proposto ma che ha chiesto di essere candidato nella sua regione e per un collegio Uninominale: «Sapevo che era difficile presentarsi nei territori della nostra regione perché tanti erano i cocci da raccogliere, difficile muoversi tra astensionismo e malcontento, ma personalmente ho accettato la sfida perché forte dei contenuti del nostro programma».
E il lavoro svolto nel suo Collegio ha portato Forza Italia a quel 22%, il più alto della Provincia di Cosenza e di cui Andrea Gentile sottolinea l’importanza e il merito di aver tenuto testa a chi non era certo alla sua prima candidatura e in una realtà dove la disfatta del centro-sinistra è stata così eclatante da dare spazio ad altro: «L’ho detto e ripetuto la gente non si è allontana dalla politica ma dalla cattiva politica e ne sono sempre più convinto perché ne ho avuto la prova ascoltando e confrontandomi con le migliaia di persone che ho incontrato in questo viaggio e anche i numeri strettamente personali mi danno ragione, uno scarto minimo o superiore a chi per ironia della sorte andrà a governare, come nel caso del collegio di Vibo Valentia-Soverato, che ha visto la meritata affermazione di Wanda Ferro».
Nelle conclusioni alcuni passaggi importanti che hanno accompagnato questa esperienza: «Nei miei svariati incontri ho sempre fatto riferimento a dei capisaldi, che da una parte mi sono stati trasmessi dalla mia famiglia, da un vivere la politica come agire, un’azione militante che mi ha sempre accompagnato e se è pur vero che questa è stata la mia prima candidatura e anche vero che la mia formazione è stata continua nel corso degli anni, dall’altra da un partito che ha mantenuto intatto il suo credo e il suo profilo e che certo non è uscito sconfitto ma solo provato, perché oggi a muovere la politica forse è più la pancia che la testa».
D’obbligo le gratitudini: «Di questo viaggio porterò sempre con me la scoperta di luoghi magnifici, di un sommerso che deve venir fuori, di persone meravigliose, di chi con me ci ha messo la faccia e non si è nascosta dietro biechi ricatti e di una squadra che mi ha seguito incessantemente senza sosta e senza orari, ed è a loro che va il mio ringraziamento più grande, al Partito Forza Italia che ha creduto in me e il mio Grazie alle 41.208, che hanno inteso dare fiducia alla mia persona, e tutto questo sarà lo stimolo ad andare avanti, a continuare a credere in quel cambiamento reale, giusto e necessario».