Il gruppo consiliare dem interviene in merito alla proposta di modifica al regolamento presentata dai Giuseppe Mattiani (Fi) e Ferdinando Laghi (dMp) sulla possibilità di partecipare in remoto alle riunioni di commissioni e giunta
Tutti gli articoli di Politica
PHOTO
«La maggioranza di centrodestra non smette di stupire per superficialità nell'azione politica e assenza di rispetto per le Istituzioni e per gli stessi cittadini calabresi. E adesso al centrodestra si aggiunge in maniera inspiegabile anche il gruppo di De Magistris Presidente». A sostenerlo è il gruppo del Pd in Consiglio regionale commentando la proposta di modifica al regolamento presentata dai consiglieri Giuseppe Mattiani (Fi) e Ferdinando Laghi (de Magistris Presidente) sulla possibilità di partecipare in remoto alle riunioni di commissioni e giunta. «Serve rispetto per le Istituzioni e per i cittadini calabresi».
«Va tutelata la stessa onorabilità del Consiglio regionale - proseguono i dem - che dovrebbe preoccuparsi di aumentare la qualità e la stessa produzione legislativa per dare risposte alle tante emergenze che la nostra Regione si trova a dovere affrontare. Serve maggiore presenza all'interno delle Istituzioni che dovrebbero essere sempre più vicine al cittadino e, invece, siamo costretti a registrare l'ennesima proposta improvvisata che non farebbe altro che accrescere la confusione che regna sovrana in questa legislatura. Per raggiungere quale obiettivo? Far stare più comodi i consiglieri regionali e gli assessori? Lo smart working non può essere altro che una modalità residuale di svolgimento delle funzioni istituzionali davanti a condizioni esterne gravi e impeditive, come abbiamo avuto modo di verificare durante i terribili anni della pandemia che abbiamo appena superato. Oppure come strumento per garantire la permanenza in Calabria ti tanti giovani assunti da importanti industrie con sede in altre Regioni».
«Chiediamo al presidente Occhiuto, al centrodestra e a tutti i consiglieri regionali massima serietà e rispetto della propria funzione. Si pensi alle priorità per la Calabria che non attengono certo allo smart working dei consiglieri regionali», concludono i consiglieri Pd.