Il vento dell’antipolitica, seppur abbia soffiato con forza sulla città della Piana, non è riuscito a scalfire nelle ultime elezioni amministrative i partiti tradizionali.

 

E così, Ben 4522 le preferenze assegnate al Pd, l’11, 69 per cento. Il tutto nonostante nella sezione Primerano, sul corso principale di Lamezia, le liti intestine l’abbiano fatta da padrone. Nonostante i democrat abbiano cercato fino all’ultimo di dettare legge sulle primarie. Nonostante il partito sia finito in un calderone mediatico non indifferente. Un partito ora fiducioso nella riuscita al ballottaggio di Sonni.

 

Anche Forza Italia con il 12,28 per cento dei voti è tra i partiti vincitori di questa tornata elettorale. Sicuramente uno dei cavalli vincenti della cordata a sostegno di Paolo Mascaro. Eppure, il partito dopo la sua recente rinascita non era stato molto attivo in città. Ad eccezione delle urne delle regionali e delle comunali, la formazione del Cavaliere era stata piuttosto silenziosa. A recuperare nei clamori ci ha pensato poi con le ultime elezioni. Prima l’esclusione da parte di Mascaro del coordinatore Salvatore Vescio su cui pende una condanna in primo grado. Poi lo scontro con l’ex consigliere regionale Mario Magno.


Antipolitica o meno, voglia di cambiamento o no, Lamezia ha premiato partiti che dominano la scena ormai da diverso tempo.