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COSENZA - La lista Cosenza Popolare, presentata per le amministrative di Palazzo dei Bruzi a sostegno del candidato a sindaco Enzo Paolini ed espressione del Nuovo Centro Destra, è stata ricusata dalla Commissione Elettorale. La decisione, già nell'aria da ieri, è stata notificata ai responsabili della lista che stanno valutando di presentare ricorso per il quale hanno tempo tre giorni. L'esclusione è motivata dal fatto che gli aspiranti consiglieri comunali hanno sottoscritto un atto di accettazione della candidatura privo delle diciture e delle prescrizioni introdotte nel 2012 dalla legge Severino in materia di incandidabilità. Un errore fatale al quale il segretario amministrativo Gianfranco Leone ha cercato di porre rimedio convocando nuovamente tutti gli aspiranti consiglieri per ripetere le operazioni di sottoscrizione, questa volta a margine della modulistica corretta. Tutto inutile però, perché l'integrazione, giunta fuori tempo massimo, non è servita a sanare la grave lacuna.
La segreteria regionale del partito ha diffuso una nota in cui si precisa che l’esclusione è soltanto temporanea e che certamente Cosenza Popolare sarà riammessa dopo l’esame della documentazione integrativa già depositata. “Allo stato – è scritto nel comunicato - si è fiduciosamente in attesa del riesame da parte della commissione stessa stante le gravissime conseguenze che pregiudicherebbero ingiustamente una lista che si vedrebbe illegittimamente ed arbitrariamente preclusa a partecipare all’imminente appuntamento elettorale”.
Fuori causa Vincenzo Iaconianni con la lista Hettaruzzu Hebdo per un problema legato all’autentica delle firme di alcuni candidati al consiglio comunale. In particolare due sottoscrizioni sono state apposte davanti ad un funzionario del comune di Cerisano, una davanti ad un funzionario del comune di Cetraro ed una davanti ad un funzionario del comune di Montalto Uffugo. Le norme però, prevedono che le firme debbano essere autenticate da funzionari del comune in cui si vota. Con l’esclusione di questi quattro nomi la compagine satirica si è così assottigliata, tanto da non raggiungere il numero minimo di candidature. Per questo Hettaruzzu Hebdo è stata interamente ricusata. E' stata ammessa, invece, la lista "Orgoglio Brutio" che sostiene la candidatura di Carlo Guccione, del Pd.
Salvatore Bruno