Il centrodestra vibonese è schierato in prima fila, a dare manforte arrivano anche i big da fuori provincia. La segreteria di via Dante Alighieri è affollata di gente abituata all’evento, perché di campagne elettorali ne ha viste parecchie. C’è anche qualcuno che fino a pochi mesi fa affollava un’altra segreteria, quella in via Argentaria, quella con le insegne del Pd. Ma questa ormai è storia. La cronaca racconta di una Maria Limardo carica, galvanizzata dalle presenze e dalla vicinanza dei partiti. Stavolta non ci sono maschere: «Il centrodestra è qui, unito e ci mette la faccia. Forza Italia, Fratelli d’Italia, l’Udc, la Lega. E le tante liste civiche, composte da cittadini che vogliono contribuire al rilancio della città». Il debutto della Limardo, moderato dal giornalista Maurizio Bonanno, è utile per mettere a fuoco, per grandi linee, un programma elettorale che si sta stilando in questi giorni.

 

Ma il nocciolo della questione, inutile girarci intorno, è rappresentato dalla situazione finanziaria dell’ente. Una situazione da bollino rosso: «Non possiamo prendere in giro i cittadini e raccontare favole, le facili promesse le lasciamo agli altri. Sappiamo bene che il Comune di Vibo Valentia deve affrontare gravi difficoltà economiche. Senza la bacchetta magica, ma con le idee giuste e il contributo di gente qualificata, saremo in grado di superare queste criticità e programmare un rilancio che dia risposte ai cittadini, ormai stanchi di una certa politica. Dobbiamo riavvicinare i vibonesi al Palazzo, e possiamo farlo soltanto iniziando a dare risposte ai problemi quotidiani». Al bando, quindi, «interessi personali», ed avanti «con una squadra responsabile e culturalmente avanzata». I problemi «nascono da lontano», da un utilizzo «distorto» dei fondi vincolati che ha provocato la situazione di profondo rosso di oggi.

 

limardo inaugurazione segreteriaQuanto all’aspetto politico “delicato”, ovvero all’accusa che le viene mossa di essere sostenuta dalla medesima classe dirigente che ha governato negli ultimi anni, la Limardo risponde con una punta d’orgoglio e un sorriso: «Intanto rispetto al passato c’è una differenza sostanziale: ci sono io!In ogni caso, al di là di questo, credo che l’amministrazione uscente sia stata un’amministrazione civicaoggi ci sono e rappresentano un punto di forza e non di debolezza. Ognuno si assumerà le proprie responsabilità nelle scelte. Guideremo Vibo con spirito di servizio, non ci siamo posti il problema, con le forze politiche che oggi sono qui sedute, su spartizioni cencelliane del potere. Il patto è uno ed è chiaro a tutti: fare il bene di Vibo Valentia». Saranno almeno nove le liste in campo. La corsa verso il 26 maggio è appena iniziata.