VIDEO | L’ex segretario generale della Cgil Calabria espone dai nostri studi il suo programma, che punta a intercettare fondi comunitari e a sviluppare infrastrutture sociali
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Emilio Viafora, candidato a sindaco di Montalto Uffugo, è stato l’ospite odierno degli studi di Cosenza Channel. Il suo progetto elettorale («progressista, civico e meridionalistico») si chiama “Uniti per un’altra storia” ed è sostenuto dal gruppo politico Morfeo. L’aspirante primo cittadino ha un’idea chiara di come rilanciare l’azione amministrativa: creare un pool di giovani esperti per intercettare quanti più fondi comunitari possibile.
«L’obiettivo - dice - sono le infrastrutture sociali perché soltanto garantendo una qualità della vita adeguata a tutte le fasce di età si produce benessere. Nel centro storico dovrebbero andare incontro alla popolazione anziana, poi penso a nuovi asili nido, parchi attrezzati e ad un rapporto tra il Municipio e l’Unical non solo fisico, ma proficuo. Noi facciamo un’offerta per rispondere ad una domanda sociale che è diffusa. Come si tradurrà in termini elettorali, lo vedremo l’8 e il 9 giugno. Miei candidati con una carta d’identità troppo verde? Non chiedo loro voti, ma creatività per trasformare Montalto in un laboratorio politico».
Il candidato a sindaco sostiene che Montalto sia una città importante ma che non viva da città importante «al netto della sua posizione strategica». «L’annuncio della Lega sullo svincolo A2 di Settimo? Spero non sia propaganda, perché è un progetto vecchio» aggiunge. Emilio Viafora, già primo cittadino ad inizio anni ’80 per conto del PCI ed ex segretario generale della Cgil Calabria e della Cgil Veneto, lancia una proposta per l’ex area Comac. «Impegna una parte cospicua del nostro territorio ed è una zona partecipata al 76% dalla Regione e un’altra parte dalla Camera di commercio. Oggi è sottoposta a curatela fallimentare e la si vuole dismettere, ma perché non riqualificarla e farci un polo fieristico di tutta l’area urbana unica?».
Si chiude con una punzecchiata alla federazione provinciale del Partito Democratico di Cosenza che ha scelto di sostenere Luigi Formoso, indicato dal sindaco uscente Pietro Caracciolo. «Un atto di codardia – ha sentenziato -. Non si assume un’identità precisa per ricostruire il suo profilo ed è frantumato in tutte le sue alleanze».