«Nella mia qualità di membro effettivo della Commissione nazionale Politiche dell’immigrazione dell’Anci, in relazione alla vicenda del trasferimento ad Amantea di alcuni migranti positivi al Covid, mi corre l’obbligo di palesare alcune mie perplessità senza scendere in polemiche legate alle appartenenze politiche». Lo afferma in una nota Marco Ambrogio, consigliere comunale di Cosenza, con incarichi istituzionali nell’Associazione dei Comuni Italiani.

«Scelta poco opportuna»

«Partendo dal principio cardine che bisogna tutelare la vita di quelle persone che approdano con disperazione nella nostra regione – afferma Ambrogio - sono convinto che allo stesso tempo e modo non sia opportuno mettere a rischio la vita di altri con la scelta di trasferirli in centri cittadini ad alto tasso turistico, piuttosto che in centri specializzati isolati come da protocollo».

«Non c’entra il colore della pelle»

«Così si rischia davvero il peggio – dice il rappresentante dell’Anci - si vanifica ogni sforzo e sacrificio messo in atto dal popolo calabrese durante gli ultimi mesi. La nostra fragilità socio-strutturale non può essere messa a rischio così come nessuna vita umana a prescindere dal colore della pelle».

«Il Prefetto ci ripensi»

«Confidando nella professionalità ed esperienza finora mostrate, chiedo al Prefetto di rivedere tale scelta – conclude Marco Ambrogio - concordando anche con l’Anci e con la Regione le modalità di trasferimento ed i luoghi più opportuni ad accogliere tali persone senza minare equilibri sociali, sanitari ed economici della già fragile nostra Calabria».

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