Ancora burrasca al comune di Amantea. Si è dimesso l’assessore al Bilancio Sergio Tempo per la vicenda legata al buco nel Bilancio emerso “casualmente “ nel corso di un Consiglio comunale ormai più di un mese fa. Non è certo un periodo facile quello che sta vivendo la sindaca Monica Sabatino che oltre alle questioni finanziarie del comune sta affrontando la brutta storia del paventato voto di scambio. La lettera di dimissioni di Tempo arriva infatti in questo momento di grande incertezza che regna al comune di Amantea.


Ma l’ex assessore non ce l’ha fatta evidentemente a reggere il clima di accuse di ciò che definisce “il fuoco amico” e la responsabilità di un bilancio che ,comunque non rispecchia, allo stato, la situazione reale dei conti del comune.


Lo stesso assessore, ormai ex, dunque ringrazia, vuota il sacco e rilancia alla Sabatino scaraventando la sua accusa abbastanza pesante: non sarebbe stato affiancato nel suo lavoro anzi, al contrario, sarebbe stato intralciato.


Un colpo basso per la sindaca che proprio in questo momento deve difendersi dall’accusa di aver gestito il comune insieme al padre, ex ragioniere del comune oggi volontario presso l’ente.


La situazione comunque potrebbe risolversi subito con un rimpasto di giunta, che comunque era già negli accordi iniziali e che sarebbe dovuto avvenire entro il mese di dicembre. Nelle ipotesi l’assessorato di Tempo potrebbe andare a Giusy Osso mentre voci più accreditate all’interno del comune fanno riferimento all’assessore ai Lavori Pubblici, Cannata.

 

Ma, a parte il toto-assessori ecco di seguito la lettera integrale delle dimissioni di Sergio Tempo:


“Gent.ma Sindaca, con la presente manifesto la volontà di rinunciare alle Deleghe che mi erano state conferite in sede di composizione di Giunta Comunale.
E’ mia convinzione che nella vita esiste per tutti il momento di capire quando il vaso è colmo.
Le recenti controversie che hanno visto come protagonisti l’Ufficio di Ragioneria del Comune di Amantea, e l’Assessorato al Bilancio, non mi permettono di continuare a lavorare, con la necessaria serenità, alla guida di un settore centrale e nevralgico per la sopravvivenza dell’Ente.
L’assordante silenzio degli ultimi giorni dei colleghi di Giunta e della quasi totalità della maggioranza, alcuni dei quali con grande imbarazzo per l’incresciosa situazione venutasi a creare, ha accresciuto in me la convinzione di dover rinunciare alle Deleghe.
L’Assessorato che ho guidato con professionalità, esperienza e correttezza avrebbe meritato un affiancamento amministrativo diverso, non minato da continui intralci, dispute, attacchi verbali ingiustificati, accuse infondate, illazioni e sottrazioni di informazioni.
Soprattutto avrebbe meritato, un confronto alla pari, ovvero tra Assessore al Bilancio e “Funzionario Responsabile” e non “volontario civico genitore del Sindaco” se pur con consolidata conoscenza delle beghe amministrative e comunali.
Per il bene dell’Amministrazione, del Comune e dei cittadini, sarebbe stato auspicabile ed opportuno che le “COMPETENZE” fossero state trasmesse e non trattenute; ma ciò non è avvenuto e gli ultimi due anni di consiliatura portano a dedurre che NON AVVERRA’.
Per la mia professione, costantemente mi trovo a dover sorvegliare la gestione economica e finanziaria di diverse “IMPRESE FAMILIARI”; nel mio ruolo di Assessore non sono disposto a fare altrettanto.
In questi due anni di Amministrazione ho impegnato le mie capacità professionali, il mio tempo, il mio nome e la “mia faccia” in difesa di una gestione del settore economico-finanziario che spesso, obiettivamente, risultava lacunosa, approssimata, improvvisata ed avventurosa.
In molti Consigli Comunali, ho fatto da “unico scudo” ai numerosi attacchi provenienti dai banchi dell’opposizione e da “unico garante” della veridicità delle dichiarazioni verbalizzate, pur consapevole che spesso le “pezze giustificative” erano fornite al sottoscritto in ritardo e senza possibilità di approfondimento.
Nel corso dell’ultima Assise invece, ho dovuto difendermi dal “fuoco amico” o presunto tale.
Ho dovuto subire l’ agguato dai banchi della Maggioranza alla quale ritenevo di appartenere, e nel rispetto della quale, ho riferito dati inconfutabili, semplice verità.
Lo stesso rispetto sento di averlo dato ai cittadini di Amantea, che hanno diritto di conoscere la situazione finanziaria dell’Ente e, soprattutto, hanno il diritto di apprenderlo da coloro che sono stati delegati a rappresentarli in seno all’Amministrazione.
E gli Amministratori hanno IL DOVERE di comunicare l’esatta situazione; prospettando le soluzioni e prevedendone i rimedi.
Senza omissioni, senza coperture.
Alla luce di quanto esposto, è palese che non esistono le condizioni per continuare insieme,e dalla stessa parte, il cammino di questa Amministrazione che pur, è noto, ho contribuito in maniera massiva a creare ed a portare alla vittoria.
Soprattutto, ed è questo il grande rammarico, non esisterebbero i presupposti per un mio ripensamento; sono fermamente convinto che l’Assessore al Bilancio dovrebbe continuare a scontrarsi con il volontario civico, perpetuando un’immagine del Comune di Amantea “unica e paradossale” oltre che “pietosa e grottesca”.
Presento le mie dimissioni dalla Giunta non con leggerezza d’animo, ma con coraggio e coscienza.
Dico basta ad una imbarazzante ed insostenibile disputa che ha visto oppositori il sottoscritto ed il volontario civico, ha sovvertito ogni più elementare regole di democrazia e ha reso perdente l’intera Amministrazione Sabatino.
Esiste un valore che per nessun motivo può essere calpestato da altri, si chiama DIGNITA’.
Pertanto, in punta di piedi, ma a testa alta, rimetto le deleghe di assessore, e presento le mie irrevocabili dimissioni dalla Giunta Comunale.


Distinti saluti e buona fortuna.”


Sonia Rocca