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Clima politico molto pesante ad Amantea dove lo scontro tra il sindaco e le diverse forze politiche diventa sempre più duro in attesa di capire quale sarà il futuro dell’amministrazione Sabatino all’indomani del recenti vicende giudiziarie che convolgono il primo cittadino insieme al padre.
Voto di scambio, indagato il sindaco di Amantea
La vicenda politica di Amantea in effetti, dal primo momento, è stata caratterizzata dalle presenza e dall’azione del padre del sindaco ieri ragioniere al Comune, oggi volontario. La circostanza è stata evidenziata da tutte le forze politiche, non ultimo il M5S che a quanto pare anche in campagna elettorale aveva attaccato Monica Sabatino ed il padre.
Soprattutto quest’ultimo reo, per quanto si è detto, di aver usato la propria postazione di ragioniere del Comune per favorire in qualche modo l’elezione della figlia. Chiaramente, al di la delle indiscrezioni e della dialettica politica a volte anche molto aspra, la città attende le decisioni della giustizia.
Tutta la minoranza è in attesa di capire cosa avverrà. Anche Santino Mazzei, esponente della civica “Insieme per al Città” ha lapidariamente dichiarato: «Aspetto che la giustizia faccia chiarezza e che ciò accada al più presto possibile».
Nella maggioranza le cose non vanno meglio con l’assessore Tempo che dopo le critiche subite per il buco al bilancio minaccia le dimissioni.
Nel frattempo il Partito democratico prende le distanze dal sindaco Sabatino e dalla sua lista civica “Rosa Arcobaleno".
«La replica della lista civica “Rosa Arcobaleno” (datata 8 ottobre) ci offre la possibilità di chiarire - qualora ce ne fosse ancora bisogno - che il Partito democratico non è al governo di Amantea». Così il segretario del Pd Enzo Giacco in una nota.
«Un intervento il loro – ha aggiunto - che non offre risposte agli interrogativi posti, né tantomeno coglie gli inviti e i suggerimenti provenienti dal Pd e dai Gd. Condividiamo che “la politica prevede che i problemi vengano discussi nelle sedi opportune” ed, infatti, la richiesta del nostro partito riguardava (e riguarda) la convocazione di un consiglio comunale sullo stato delle finanze dell’Ente. Quale sede più opportuna - ci domandiamo - per discutere i problemi della città?».
Il segretario del Pd ha aggiunto quindi che: «Una proposta in linea a quanto precisato dal sindaco (“daremo le risposte non al Partito democratico, ma alla società civile”). Oggi, perciò, invocare “in primis un confronto in seno alla sezione” appare falso e provocatorio. Non ci si può ritenere del Pd a correnti alternate e a seconda della convenienza. Non ci si può sentire del Pd se contestualmente si afferma di non dover dare risposte al (proprio) partito».
Ha poi proseguito: «In questi mesi, abbiamo caratterizzato l’azione politica del partito interfacciandoci con le istituzioni ai vari livelli, con il solo intento di apportare benefici ai nostri cittadini. Una linea che ci ha dato delle soddisfazioni, come l’inserimento nell’Atto Aziendale della Casa della Salute di Amantea avvenuto grazie alla sensibilità della politica regionale e del presidente Oliverio. Una prospettiva di potenziamento del sistema sanitario territoriale concretizzatasi nonostante alcuni (in)spiegabili e maldestri tentativi di “sabotaggio” (che fine hanno fatto - si chiede la città - i due milioni e mezzo di euro annunciati alla vigilia di un importante “tavolo tecnico” in seguito ad un incontro riservato con il precedente Commissario, al quale erano presenti, tra gli altri, sindaco e vice sindaco?). A fronte di ciò, mai abbiamo percepito la medesima sensibilità da parte dell’esecutivo della lista civica “Rosa Arcobaleno”, perché non una delle proposte fatte dal Partito è stata nei fatti presa in considerazione».
Una disattenzione, per usare un eufemismo, «incomprensibile e recidiva. Tant’è che questa maggioranza che governa Amantea non si è neppure accorta che prima dell’estate sono stati attivati i comitati a sostegno del SI al referendum, che il 24 luglio si è tenuta un’iniziativa pubblica a carattere regionale e che il tema dominante della “Festa provinciale de l’Unità” è stato proprio il referendum costituzionale. D’altronde, la loro, è stata una presenza col contagocce. Ma è la distrazione verso i problemi della città, ovviamente, che ci allarma. Per questo troviamo i toni usati nella risposta a Giacco e a Spina ancor più incomprensibili Perché tanto risentimento? Forse si preferirebbe un partito silente, distratto, ossequioso, magari che ridimensiona le criticità?».
“Facciamo finta che tutto va ben” cantava Ombretta Colli. «Ma ad Amantea - ha chiosato Giacco - le cose non vanno bene per niente, ed il Partito democratico non ha intenzione alcuna di mettere la testa sotto la sabbia» Amantea vuole sapere in che acque naviga, e l’assessore al Bilancio Sergio Tempo ha espresso nel consiglio comunale dello scorso 30 settembre - e nelle ultime ore a mezzo stampa - il desiderio di indicare in che punto della rotta ci si trova. Per tale ragione ribadiamo la richiesta di convocazione urgente di un consiglio comunale ad hoc per affrontare il tema delle finanze dell’Ente. Al sindaco e ai componenti della lista civica “Rosa Arcobaleno” continuiamo a chiedere di occuparsi della città, di assecondare l’interesse collettivo, di informare i cittadini. Se non ne sono capaci, ne traggano le opportune conseguenze».
Sonia Rocca