Il sindaco di Corigliano Rossano critica Rfi, plaude a Pd e M5s ed auspica una levata di scudi: «L’unico progetto ancora realizzabile è quello centrale passante dal nodo di Tarsia»
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Flavio Stasi invita a non non cadere nel tranello dello specchietto per allodole e, ancora una volta, torna su una delle grandi questioni sospese calabresi: l’alta velocità ferroviaria. Ovvero quell’infrastruttura sostanzialmente spazzata via dal governo perché «non cantierabile» entro i tempi cadenzati dal Piano nazionale di ripresa e resilienza, il fatidico 2026. Ma soprattutto invita a porgersi in maniera critica sugli annunci che riguardano, ad esempio, il rifacimento della galleria Santomarco, un’opera complementare di quel progetto alta velocità/alta capacità tra Salerno e Reggio Calabria – da circa 10 miliardi complessivi – che non rientrando più nelle tempistiche Pnrr è stato di fatto depennato dalle opere pubbliche per almeno un decennio.
Il sindaco di Corigliano Rossano continua, peraltro, a rimanere incredulo del silenzio in cui è piombata la maggior parte della politica regionale sul tema, anche perché il “trasloco” sull’impraticabile tracciato tirreno – proprio a causa dei tempi – sarebbe la scusante perfetta per “distrarre” altrove i fondi dell’alta velocità calabrese.
«L’unico progetto realizzabile in tempo è quello centrale passante dal nodo di Tarsia»
«Nei giorni scorsi ho letto con estremo favore le note dei gruppi in Consiglio regionale del Movimento 5 Stelle e del Partito democratico sul definanziamento dell'Alta Velocità in Calabria. La sparizione dei soldi per la nostra AV rappresenta l'ennesimo atto di una débâcle politico-istituzionale che è impossibile nascondere coi proclami e giocando a nascondino, un evento facilmente prevedibile per un fatto molto semplice: l'unico progetto compatibile con i tempi del Pnrr è quello per il quale si era già abbondantemente lavorato spendendo 35 milioni per la progettazione, ovvero quello centrale, passante dal nodo di Tarsia».
Flavio Stasi è strenuo sostenitore di quel tracciato perché consentirebbe al bacino ionico, a quello dell’hinterland cosentino ed al nord-est calabrese – circa 700mila calabresi in più – di poter fruire dell’alta velocità rispetto al tracciato tirrenico che di fatto isolerebbe l’area ionica.
«Galleria Santomarco? Sì, poi vediamo»
«L’aspetto probabilmente più imbarazzante di questa vicenda – sottolinea Stasi – è che alla politica continua a rispondere Rfi, più o meno implicitamente, facendo comparire sul comunicato in cui parla dei lavori della galleria Santomarco, sotto l'elenco dei tratti che verranno realizzati, una dicitura che ha del magico: “Lotto 2 (Praia-Paola) e altri lotti a completamento: progettazione in corso”». Traducendo in maniera «meno formale», secondo il sindaco di Corigliano Rossano quel virgolettato suonerebbe sostanzialmente così: «Progetti vari ed eventuali: poi vediamo».
«Non si può più restare inermi»
«Nel frattempo, i 35 milioni spesi per il progetto vengono cestinati e i 10 miliardi per i lavori previsti inizialmente per l’alta velocità tra Salerno e Reggio Calabria (quindi l’intero tracciato, ndr) spostati altrove, perché non c'è alcun progetto “cantierabile”. Purtroppo, tutto esattamente come previsto. Ma davvero il management di questa azienda pubblica gestita dal Governo pensa di continuare a prenderci in giro? E la politica regionale e nazionale maggioranza di Governo – chiede Flavio Stasi in tutto questo, esattamente come la pensa? Possibile che per ragioni di schieramento si possa continuare a restare inermi di fronte ad una questione che non dovrebbe rappresentare un elemento di divisione politica e che riguarda tutti i calabresi, da Reggio Calabria al Pollino?»
Stasi non manca di punzecchiare la Regione prima di invitare a fare quadrato. «Continuiamo ad assistere a posizioni funamboliche o ambigue, come quella imbarazzante sulla autonomia differenziata, o come quella sul piano dei vincoli idrogeologici, per il quale la Regione ha dato prima il proprio parere positivo, probabilmente senza neppure sapere di cosa si trattasse, per poi chiedere di aprire “un tavolo di confronto con l'Autorità di bacino”, ma due mesi dopo».
«Per l’Av serve una presa di posizione oltre i colori politici»
Per il sindaco di Corigliano Rossano, insomma, sul tema alta velocità «serve una presa di posizione che vada oltre i colori politici e che costringa Rfi a ripescare l'unico progetto sul quale si è già lavorato e con il quale si potrà tornare ad investire le risorse Pnrr, che rappresentano l'unica possibilità di realizzazione di questa opera che non va interpretata solo come un collegamento tra il Centro Italia e la Sicilia, ma come l'occasione per consentire ad interi tessuti sociali e produttivi di svilupparsi contribuendo alla crescita del Paese. Forse qualcuno lo ha dimenticato, ma lo scopo generale del Pnrr doveva essere questo».