«Il ministro Salvini sfugge al confronto e ieri non si è presentato neanche alla Camera per rispondere al 'question time' sulla volontà o meno di realizzare l'Alta Velocità Salerno-Reggio, confermando la possibilità che si vuole operare questo scippo alla Calabria, come da mesi riteniamo e come abbiamo dimostrato nel corso della conferenza stampa svoltasi martedì scorso a Roma». Lo afferma, in una nota, il sindaco di Cosenza, Franz Caruso, rispondendo alle precisazioni del Mit che ritiene «per nulla persuasive».

«Il Mit, dopo lunghi silenzi - prosegue Caruso - sostiene oggi che solo per impulso del Ministro sono stati avviati i lavori della tratta Battipaglia-Romagnano per 2,9 miliardi a valere sul Pnrr. Evidentemente tale impulso deve essere stato piuttosto debole e risulta, comunque, tardivo, considerato che difficilmente anche i lavori del lotto 1 potranno concludersi entro il 31 dicembre del 2026. Ragione per cui, verosimilmente, le risorse non spese del Pnrr dovranno essere compensate e integrate con risorse nazionali. Il Fondo complementare è, invece, insufficiente, come abbiamo ampiamente dimostrato. E lo conferma lo stesso Salvini dichiarando che 7 miliardi del Pnc non sono bastevoli per la realizzazione dei lotti 1b e 1c per collegare Romagnano con Praia. Le risposte del Mit alle nostre sollecitazioni, dunque, risultano ancor più inquietanti e preoccupanti, soprattutto laddove si afferma che per tali lotti è in corso l'iter autorizzativo e che solo al termine dello stesso saranno reperite le risorse. E questo perché tale ipotesi è in evidente contrasto con tutte le norme in materia di opere e contabilità pubblica che attendono la preventiva copertura finanziaria. Giustificazioni, queste, che risultano fantasiose boutade in quanto le risorse, ed il Ministro dovrebbe saperlo, vanno stanziate in modo trasparente, chiaro e preventivo».

«A questo punto - dice ancora il sindaco di Cosenza - é forte il sospetto, e quindi il timore, che la vera intenzione del ministro Salvini sia quella di completare il tutto a Romagnano per poi, per come spavaldamente affermavano i tecnici Rfi nel corso del dibattito pubblico svoltosi a Praia, semplicemente procedere ad una velocizzazione della linea tirrenica. Per cui la nostra ipotesi di scippo dell'Av alla Calabria non ha nessun approccio ideologico, ma si concretizza nella semplice constatazione dei fatti».