VIDEO | Incarico conferito ad un commercialista esterno esperto di procedure contabili. Intanto un gruppo di associazioni cittadine avvia il dibattito sul rischio crack prospettato dalla Corte dei Conti
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Per rispondere ai rilievi sollevati dalla Corte dei Conti sul mancato rispetto del Piano di Riequilibrio finanziario, il Comune di Cosenza ha conferito un incarico esterno al commercialista Paolo Longoni, già assessore tecnico al bilancio di Marano di Napoli, esperto di procedure contabili della pubblica amministrazione. Costo dell'operazione: 12 mila euro oltre iva e spese accessorie. E' questa l'ultima novità relativa al rischio di dissesto per le casse di Palazzo dei Bruzi, emersa nel corso di un incontro, ospitato nella Sala Coni di Piazza Matteotti, organizzato tra alcune associazioni del territorio preoccupate dalla conseguenze che una eventuale dichiarazione di dissesto, potrebbe avere sulla vita dei cittadini.
Spese pazze: i conti non tornano
In particolare hanno partecipato i rappresentanti di Buongiorno Cosenza, Oltre i Colori, Laboratorio Riformista - Comitato di Azione Civile, Cosenza Europa, Italia in Comune - sezione 25 Aprile, Cosenza in Comune, Cosenza Socialista, Avanti Cosenza, Comitato Via Panebianco, Comitato Casco - Area Storica Cosenza, Comitato Viale Mancini - Riapriamolo subito. Indice puntato sulle spese affrontate per iniziative ludiche e consulenze e sull'incapacità di riscuotere i tributi. Ma anche sui mancati accantonamenti delle indennità del sindaco nel caso in cui il Comune dovesse essere chiamato a saldare i suoi debiti personali in qualità di terzo pignorato. Le valutazioni di Sergio Nucci, leader di Buongiorno Cosenza.
Tutte le associazioni hanno come comune denominatore l'ispirazione al centrosinistra e l'atteggiameno critico verso le scelte del sindaco Mario Occhiuto. La riunione di oggi, 24 giugno, potrebbe anche essere letta come un primo embrionale passo verso la formazione di un soggetto politico univoco, da costituire nell'ottica dell prossime elezioni amministrative. Sul punto abbiamo ascoltato Giacomo Mancini, già parlamentare per due legislature