Debiti di Occhiuto, il Pd va in Procura: ecco la denuncia

I consiglieri comunali democrat di Cosenza e il segretario provinciale del partito formalizzano l'esposto annunciato nei giorni scorsi: «C'è un danno erariale, serve una giusta punizione nei confronti dei responsabili»

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di Redazione
18 aprile 2019
14:06
Comune di Cosenza
Comune di Cosenza

I capigruppo in Consiglio comunale a Cosenza del Pd, Damiano Covelli, e di Uniti per la Città, Carlo Guccione, e il segretario provinciale del Pd, Luigi Guglielmelli, hanno reso noto di avere presentato alla Procura della Repubblica di Cosenza una denuncia-querela «affinché - è scritto nell'atto - venga perseguita l'azione penale» nei confronti dei «responsabili del presunto mancato accantonamento delle somme dovute all'Agenzia delle Entrate - Riscossione, quale creditrice del sindaco Mario Occhiuto per come stabilito dalla Sentenza del Tribunale di Cosenza n. 53/2018, confermata dalla Sentenza resa dalla Corte d'Appello di Catanzaro n. 770/2019».

 


La denuncia-querela fa riferimento all'atto di pignoramento notificato al sindaco Mario Occhiuto «nella sua qualità di debitore per le cartelle esattoriali non pagate per l'ammontare complessivo di un milione 777 mila 609 euro. Tale atto di pignoramento presso terzi - riporta il testo - è stato, altresì, notificato al Comune di Cosenza per l'indennità di funzione spettante all'Occhiuto, per tutte le somme dovute e debende sino alla concorrenza del credito». Secondo quanto si afferma nella denuncia-querela, «i funzionari del Comune di Cosenza, contrariamente a quanto previsto dalla normativa, non avrebbero posto alcun vincolo sulle somme pignorate, ma avendole in custodia, le avrebbero perfino trasferite, di anno in anno, al sindaco. Tale condotta ne ha agevolato la dispersione, provocando contestualmente un danno erariale alle casse comunali, le quali ora dovranno provvedere nuovamente a corrispondere le medesime somme all'ente pignorante». Covelli, Guccione e Guglielmelli sollecitano una "giusta punizione" nei confronti dei responsabili siano essi impiegati, funzionari e/o dirigenti comunali e qualora si ravvisassero gli estremi di un danno erariale di trasmettere «gli atti di indagine anche alla competente Procura regionale presso la Corte dei Conti di Catanzaro».  

 

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