«Il presidente Occhiuto non è nuovo a idee che lasciano sconcertati, oramai siamo abituati ma ogni tanto il nostro governatore va oltre e allora supera ogni limite. Stavolta lascia esterrefatti. Occhiuto ha elaborato una proposta che vuole risolvere una tragedia, quella dei minori, con l’aiuto delle famiglie povere calabresi, un’altra tragedia, alle quali il governatore vorrebbe affidare i bambini senza genitori che arrivano sulle nostre coste in cambio di un po’ di denaro». Amalia Bruni e il gruppo regionale del Partito Democratico commentano così la proposta avanzata dal presidente della Regione Calabria Roberto Occhiuto sulla questione migranti.

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«Qui da noi abbiamo tante famiglie sotto la soglia di povertà - aveva detto Occhiuto -, diamo loro la possibilità di ospitare e assistere un minore non accompagnato, ovviamente con un contributo economico da parte dello Stato». Da qui polemiche e reazioni, a cui si aggiunge oggi quella della consigliera regionale Bruni e del gruppo regionale del Pd.

«Questa non è matematica, qua parliamo di vite umane - scrivono in una nota -. Bambini rimasti soli, terrorizzati e psicologicamente provati che arrivano da noi dopo aver perso i genitori, senza più nessun punto di riferimento non possono essere consegnati come pacchi a famiglie bisognose che stentano ad arrivare alla fine del mese. Due criticità gravi, messe insieme, non si risolvono automaticamente ma crescono a dismisura. Sicuramente la nostra gente ha nei secoli e per storia sviluppato un grande senso dell’accoglienza ed è abituata a condividere il poco che ha. Certamente inglobare i migranti è d’aiuto per combattere lo spopolamento e la desertificazione in corso (l’esperienza di Acquaformosa insegna che grazie ai figli dei migranti si sono potute riaprire le scuole) ma le famiglie povere non lo sono solo economicamente, vivono situazioni di disgregazione sociale, di abbandono, di rassegnazione che non si risolvono solo elargendo un po’ di soldi. Quindi, non si può non osservare che dal punto di vista politico questa proposta fa acqua da tutte le parti, risulta indecorosa e provoca sbigottimento».

E ancora: «L’idea di Occhiuto di mischiare due tragedie, quella dei minori che arrivano da noi e quella delle famiglie calabresi sotto la soglia di povertà è pessima sotto tutti punti di vista, richiama quasi a una gara di solidarietà tra disperati che offende la dignità umana. Si tratta di due drammi che chiedono soluzioni diverse che non si possono mischiare. Riteniamo che la proposta del Presidente Occhiuto sia irricevibile e assolutamente non condivisibile, perché non risolverebbe di certo né il problema dei migranti , né tantomeno quello della povertà di moltissime famiglie calabresi. Occhiuto pensi, invece, a predisporre misure di supporto per le famiglie, a sostegno del reddito e dell’occupazione (abbiamo il 35.4% di nuclei familiari in stato di povertà assoluta) e percorsi adeguati per i minori che arrivano nella nostra Calabria. Non si può pensare di fare un business su un tema così delicato. Moralmente è una follia non degna di un Paese civile».