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A Pino Capalbo è mancata una manciata di voti per brindare alla elezione a sindaco ed evitare il turno di ballottaggio. Ad Acri ha raggiunto quota 6.063 preferenze, il 49,30% del totale.
AMMINISTRATIVE AD ACRI | Sarà ballottaggio Capalbo-Vigliaturo
L’aspirante primo cittadino si sente la vittoria in tasca, e l’avrebbe agguantata se la sua performance fosse stata pari a quella delle sue liste, andate abbondantemente oltre il sessanta per cento dei consensi. Il candidato ha pagato la scelta di molti elettori di praticare il voto disgiunto. Nella sua coalizione ottima affermazione del Partito Democratico (20,07%) e della lista civica Acri in Comune (13,32%).
Nel turno di ballottaggio se la vedrà con Anna Vigliaturo, espressione di un raggruppamento centrista. La commercialista si è fermata al 20,77%. E’ sostenuta da tre liste, tra le quali la civica che ospita il famigerato candidato Angelo Cofone, alias “Frosparo”, che tanto ha fatto parlare di sé per il suo comizio un po’ sui generis. Sarà anche per la popolarità intercettata sul web che Cofone avrebbe raccolto, secondo quanto egli stesso riferisce sul proprio profilo facebook, 258 preferenze. Ma bisognerà attendere ancora per capire se il risultato dichiarato corrisponde a quello delle urne.
Sicuramente si è trattato di voti utili per superare Antonio Mario Bonacci, terzo arrivato con il 17,11%. Deludente la performance dell’ex consigliere regionale Maurizio Feraudo (12,80%).
A Paola rispettati i pronostici. Per conoscere il nuovo sindaco bisognerà attendere il ballottaggio del 25 giugno. Parte avvantaggiato Roberto Perrotta: ha raccolto 4.074 voti pari al 39,71%. Ma il primo partito della città è la lista civica “Moderati per Paola” (14,48%), uno dei simboli del raggruppamento di Basilio Ferrari.
AMMINISTRATIVE A PAOLA | E' ballottaggio tra Ferrari e Perrotta
Il sindaco uscente deve recuperare sul competitor oltre mille preferenze, avendone incassate 2.955 pari al 28,80%. A Paola, com’è noto, il Partito Democratico si è presentato frammentato. Ufficialmente il Pd ha sostenuto Perrotta, ma la corrente Guccioniana si è schierata con Giuseppe Falbo (1.821 voti pari al 17,75%), mentre altre frange del partito, scontente della riproposizione di Roberto Perrotta, ha appoggiato il candidato Vincenzo Limardi, in grado alla guida di due liste civiche, un po’ a sorpresa, di raccogliere quasi il dieci per cento dei voti.
Deludente il risultato del candidato a cinque stelle Carmelo Meo. Per lui 299 preferenze, a conferma che nelle amministrative il movimento grillino ha poco feeling con la cittadinanza.
Salvatore Bruno